Catanzaro, al “Pugliese Ciaccio” eseguite diverse trombolisi dalla nuove Stroke Unit

Sono state diverse le terapie trombolitiche effettuate dal reparto di Neurologia e Stroke Unit dell'Azienda Ospedaliera "Pugliese - Ciaccio", diretta dal dottore Umberto Cannistrà, a poco più di una settimana dall'apertura.
La S.O.C. di Neurologia, completamente ristrutturata, ammodernata e adeguata alle norme di sicurezza di altre Unità Operative del nosocomio, infatti, è stata inserita nell'ambito della Rete Stroke così come disegnata all'interno della Regione Calabria con Decreto n. 64 del 5 luglio 2016 finalizzata, fra l'altro, al trattamento in fase acuta delle patologie cerebrovascolari attraverso interventi quali la trombolisi sistemica ed il ricovero in Stroke Unit.
L'ictus, infatti, è la seconda causa di morte e la prima causa di invalidità nei paesi industrializzati e in Calabria si registrano ogni anno 5.000 nuovi casi. Ad oggi, gli interventi più efficaci in questo ambito sono rappresentati dalla creazione di unità dedicate al trattamento di questa patologia, le Stroke Unit, appunto, dove vengono somministrati dei farmaci, detti trombolitici, che disgregano il materiale che occlude i vasi cerebro-afferenti e che è responsabile dell'80% degli ictus. Si tratta di un trattamento che, se somministrato nell'arco massimo delle 4 ore e mezzo dall'evento, è capace di dare ottimi risultati, come è successo nei casi trattati dall'equipe medica del nosocomio afferente al reparto di Neurologia e Stroke Unit.
La terapia trombolitica per via venosa si conferma, dunque, un trattamento di estrema efficacia che è necessario incrementare attraverso campagne di informazione che portino all'abbattimento dei tempi di arrivo nel Pronto Soccorso e ribadiscano la necessità di offrire l'opportunità del trattamento endovascolare ad una popolazione più vasta.
La struttura di Neurologia accoglie complessivamente 15 posti letto, 11 posti letto di degenza ordinaria e 4 posti letto in area Stroke Unit con due ambienti ciascuno provvisto di due posti letto idonei per quei pazienti la cui criticità non consente una adeguata gestione in una degenza ordinaria. Le degenze sono dotate di sistemi di monitoraggio paziente con controllo dei parametri vitali e appositi sistemi di allarme dedicati, il tutto remotato in apposito ambiente di controllo infermieristico dedicato. Particolare attenzione è stata data al trattamento cromatico e materico dell'intera Unità Operativa ed al comfort per i pazienti.

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Soddisfazione è stata espressa dal Direttore f.f. della struttura, dott. Umberto Cannistrà, dall'aiuto dott. Giovanni Frontera e da tutta l'équipe medica, composta dalla dott.ssa Rosetta Costanzo, dal dott. Giovanni Frontera, dal dott. Rosario Iannacchero, dal dott. Emilio Le Piane, dalla dott.ssa Alessandra Lucisano, dal dott. Francesco Mazza, dal dott. Massimo Paone, dalla dott.ssa Eleonora Colosimo, dalla dott.ssa Alessandra Clodomiro e dal dott. Francesco del Giudice «per il traguardo raggiunto – ha dichiarato il dir. f.f. Dott. Umberto Cannistrà - e per la dedizione dell'equipe medica che contribuisce a ridurre il fenomeno dell'emigrazione sanitaria palesando, ancora di più, la necessità di avere maggiore attenzione per la rete ospedaliera» e dal commissario straordinario dell'Azienda Ospedaliera, dott. Giuseppe Panella, per «l'importante servizio offerto e per l'impegno professionale, la qualificata attività e la sinergia multidisciplinare».