Gratteri a ‘Porta a Porta’: “Ndrangheta è mafia più potente, camorra è criminalità comune”

gratterinicola23apr 500"Il sistema carcerario va veramente rivisto e reso serio e certo, ma occorre anche una modifica all'Agenzia dei beni confiscati perche' cosi' com'e' non funziona". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, nel corso di una intervista rilasciata a 'Porta a porta', che andra' in onda questa sera. Durante la registrazione, il magistrato ha detto: "La legislazione antimafia italiana e' la piu' evoluta al mondo. Il dramma e' che nel nostro Paese abbiamo le mafie piu' potenti del mondo, come per esempio la 'ndrangheta. Abbiamo quindi bisogno di avere un processo penale informatizzato, ma anche un codice penale e, soprattutto, un sistema carcerario diverso. Oggi, infatti, le carceri sono dei contenitori dove non si fa nessuna rieducazione ne' trattamento. Abbiamo bisogno di capire quando c'e' il fine pena, perche' oggi le carceri sembrano delle porte girevoli. Il sistema carcerario va veramente rivisto e reso serio e certo". Infine, Gratteri ha sottolineato la necessita' di modificare l'Agenzia dei beni confiscati, che non funziona perche' "abbiamo migliaia e migliaia di beni immobili fatiscenti, che cadono a pezzi, e questo e' un pessimo esempio, un pessimo biglietto di presentazione da parte dello Stato nei confronti della collettivita'". Per amministrare questi beni, ha concluso, "occorre una volonta' politica di investire nell'Agenzia".

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"In questo momento la 'ndrangheta e' la mafia piu' ricca, piu' arrogante, piu' organizzata e meglio distribuita in tutti i cinque continenti, mentre Cosa nostra ha perso il suo prestigio internazionale e la camorra e' sempre piu' criminalita' comune, gangsterismo". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, nel corso di una intervista rilasciata a 'Porta a porta', che andra' in onda questa sera. Commentando la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie, Gratteri ha affermato: "Dopo le stragi di Cosa nostra e dopo che Toto' Riina, che e' un folle, ha pensato di dettare l'agenda allo Stato, noi magistrati e forze dell'ordine abbiamo sottovalutato la 'ndrangheta, che si presentava con il cappello in mano, come degli straccioni. In realta' gli appartenenti a questa organizzazione sono andati in Sudamerica ad acquistare cocaina a prezzi bassissimi con i soldi dei sequestri di persona fatti negli anni '80. Oggi questa organizzazione criminale ha quasi il monopolio dell'importazione di cocaina in Europa e riesce a realizzare dei profitti elevatissimi". Per Gratteri, la 'ndrangheta "e' una organizzazione riconosciuta nel panorama internazionale delle organizzazioni criminali, ma anche terroristiche. Per Cosa nostra, invece, non e' piu' cosi': ha perso i suo prestigio internazionale ed anche Cosa nostra americana non dialoga piu' con quella siciliana, ma con la 'ndrangheta. La camorra e' sempre piu' difficile definirla, ma io penso che sia piu' criminalita comune, piu' gangsterismo che non una mafia. Le mafie sono infatti un'altra cosa, si interfacciano con il potere legale, sedendosi al tavolo nella stanza dei bottoni".