Documento dei dirigenti del Pd di Catanzaro: "Sostegno a Renzi"

"I democratici della Provincia di Catanzaro sono convinti che la scissione all'interno del Pd sarebbe un autentico disastro. Tale separazione rappresenterebbe l'ennesima prova di una lunga vicenda di divisioni che ha contraddistinto la storia della sinistra e dei progressisti di questo Paese. Noi pensiamo che non è di questo che ha bisogno il Paese, e non di questo soprattutto hanno bisogno il Meridione e la Calabria, tenuto conto dei processi molto forti di disgregazione e di instabilità sociale in atto". E' quanto si afferma in una lettera - appello a Matteo Renzi sottoscritta da 110 tra dirigenti del Pd, sindaci e amministratori della provincia di Catanzaro. "Il Meridione e la Calabria - prosegue il testo - hanno bisogno al contrario di ricevere risposte concrete sul terreno dell'inclusione sociale, della lotta alle povertà, del contrasto alle illegalità e a tutte le mafie, per un'autentica politica di crescita e di riscatto sociale. I democratici del Catanzarese hanno creduto con convinzione nell'esperienza di governo di Matteo Renzi, nella sua capacità di innovazione e di modernizzazione del Paese, anche se, in particolare sul nostro territorio, molto ancora deve essere fatto per dare un segnale chiaro di svolta rispetto alle politiche liberiste del passato e per costruire un Paese autenticamente giusto ed equo nella sua interezza. La nascita del Pd, nel 2007, per noi ha rappresentato, il coraggioso tentativo di unire i diversi riformismi presenti sul territorio in cui a prevalere ci fosse un progetto di cambiamento reale piuttosto che dispute identitarie su singole storie politiche e ideologiche". "Il congresso del Pd - prosegue il testo - a questo dovrà servire: a correggere errori e superare i limiti emersi delineando, per come già tracciato dal segretario nazionale Matteo Renzi, che convintamente sosteniamo, un percorso di rilancio del partito che possa essere sempre più soggetto politico capace di intercettare bisogni ed istanze del territorio, e dare risposte al disagio sociale, alle iniquità che ancora permangono nelle nostre comunità, alla intollerante mancanza di lavoro e di occupazione, soprattutto di giovani e donne. Di questo ha bisogno il Paese, di questo hanno bisogno in particolare il Mezzogiorno e la Calabria. Crediamo pertanto fortemente in un Partito di popolo distante da ogni populismo, perché strutturato sul territorio, libero, autonomo, capace di rappresentare i territori e il capitale sociale presente nelle nostre comunità. Per questo Pd siamo disposti a continuare a credere e a lottare, liberando energie e ponendo in essere una limpida e chiara autonomia rispetto alle istituzioni che non possono rappresentare l'unica forma dell'agire politico di un partito. Non di divisioni, quindi, ma di unità c'è bisogno per rafforzare il progetto originario del Pd, per difendere i più deboli e per creare le basi di un cambiamento vero della politica e dei suoi gruppi dirigenti".

--banner--