Uomo ucciso in agguato a Lamezia Terme (Cz), bimbo rimasto ferito sta meglio

carabinieri poliziabisSta meglio il bambino di 8 anni rimasto ferito ieri sera in un agguato avvenuto a Lamezia Terme ed in cui è rimasto ucciso lo zio, Francesco Berlingieri, 57 anni. Il bambino è stato colpito di striscio, ad una gamba, da uno dei proiettili esplosi dal killer.

Dopo le prime cure, il piccolo si trova ancora ricoverato in ospedale, ma le sue condizioni fisiche non destano preoccupazioni.

L'omicidio è avvenuto in una zona trafficata e alla presenza di diverse persone, per questo gli investigatori stanno provando a raccogliere elementi utili alle indagini. La vittima ha diversi precedenti di polizia nel suo passato ma, almeno negli ultimi tempi, sembrava essersi allontanato dagli ambienti della criminalità. Anche su questo aspetto stanno indagando gli inquirenti, alla ricerca di elementi nella comunita' rom stanziale a Lamezia Terme e di cui Berlingieri faceva parte.

Secondo quanto accertato da Polizia e Carabinieri, che indagano sull'agguato, il bambino stava aiutando lo zio nel negozio di frutta gestito da Berlingieri. Ad agire sarebbe stato un uomo, giunto sul posto a bordo di uno scooter. Il killer avrebbe sparato diversi colpi d'arma da fuoco contro la vittima designata che, in quel momento, stava scaricando un furgone carico di frutta. Con lui si trovava anche il bambino che è rimasto ferito ed è stato soccorso dal personale del 118.

--banner--

"In Calabria si torna a sparare e ad uccidere in perfetto stile Far West, con una criminalità che non si fa scrupoli nemmeno davanti alla presenza di un bambino. Ora basta, si cambi rotta e si affronti il problema in maniera concreta e potenziando gli apparati di sicurezza" Lo dice all'Agi il segretario generale regionale del Coisp (Sindacato indipendente di polizia), Giuseppe Brugnano, commentando gli omicidi avvenuti nelle ultime ore in Calabria, con l'agguato di Lamezia Terme in cui è rimasto ferito un bambino e quello del Vibonese in cui si è sparato contro due giovani fratelli, uccidendone uno di 21 anni.

"Non è possibile continuare a tollerare situazioni simili per questo la politica deve uscire dal suo torpore in cui sembra calata, finendo di coniare slogan sulla sicurezza per mettere invece in campo azioni concrete per debellare la criminalita'. Da troppo tempo, ormai, lanciamo inascoltati l'allarme sicurezza nella nostra regione, evidenziando le tante carenze con cui ogni giorno sono costretti ad operare gli apparati di polizia. In Calabria siamo in guerra, in una notta impari con la 'ndrangheta e con ogni altra forma di criminalità - conclude il segretario del Coisp Calabria - e non possiamo più continuare ad affrontarla senza personale, mezzi e attrezzature".