Catanzaro, il consigliere Riccio: “Salvaguardare spiagge libere dagli appetiti dei nuovi palazzinari sul mare”

Il consigliere comunale Eugenio Riccio ha presentato al sindaco, al segretario generale, al Responsabile unico procedimento dell'Ufficio patrimonio e, per conoscenza, al Dipartimento ambiente della Regione Calabria, un esposto nell'interesse esclusivo della pubblica amministrazione mirata alla salvaguardia delle spiagge libere e del diritto dei cittadini di fruire del bene comune. "E' imminente – ha affermato Riccio - l'apertura delle offerte relative ai bandi pubblici per il rilascio di sei concessioni demaniali marittime per "stabilimenti balneari", di cui quattro sono localizzate nell'area di Giovino e due nell'area Porto/Corace. Riguardo a quest'ultimo tratto è opportuno ribadire che l'art. 21 delle norme tecniche di attuazione del Piano comunale spiagge non prevede la possibilità di creare nuovi stabilimenti balneari. Lo ha recentemente ribadito in un incontro pubblico anche l'estensore del Piano, arch. Biagio Cantisani, specificando che all'epoca della redazione, nel 2010, il tratto tra il Porto ed il Corace era interessato da un importante fenomeno di erosione costiera tanto da impegnare l'amministrazione comunale in un importante progetto di ripascimento con un investimento di circa l milione di euro ad oggi non ancora completato.

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In quell'area sono, al contrario, ammissibili interventi "leggeri" con rilascio delle concessioni per piccole attività attinenti una migliore gestione e fruizione della spiaggia e del mare. Punto ribadito anche dalla nota nr. 21295 del 2 dicembre 2010 della Regione Calabria, Dipartimento 9, che sancisce che la porzione di spiaggia è interessata da vistosi fenomeni di arretramento costiero. Da una prima lettura del bando relativo al rilascio della concessione "lotto n. 2" che l'art. 21 delle norme tecniche attuative del Piano spiagge riserva alle Forze di Polizia, si evince chiaramente che sono state presentate offerte anche da soggetti privati in spregio alle disposizioni normative. Il tutto ribadito nella proposta di delibera "Integrazioni all'art. 21" presentata lo scorso 4 agosto dal settore Patrimonio e Demanio per l'approvazione in consiglio comunale e successivamente ritirata. Alla luce di quest'ultimo retrofront e per contrastare gli appetiti dei nuovi "palazzinari" delle spiagge – ha concluso Riccio - chiedo di conoscere le intenzioni dell'amministrazione ai fini della procedibilità del bando stesso ravvisando la necessità di accertare preventivamente se sussistono le condizioni tecniche ed edilizie per l'assegnazione delle aree demaniali previste per gli stabilimenti balneari. Infatti, in caso di contratto con gli eventuali vincitori, gli stessi potrebbero pretendere danni economici e il Comune figurare quale responsabile di danno erariale".