Tari nei capoluoghi di regione, a Catanzaro ammonta a 264 euro

"Per quanto riguarda le grandi città capoluogo di regione Cagliari si colloca al primo posto come l'hanno scorso con 496 euro, altrettanto Napoli 448 euro e Roma con 389 euro, l'Aquila 370 euro, Venezia 355 euro, Genova 352 euro, Bari 345 euro, Milano 324 euro, Perugia 322 euro, Palermo 308 euro, Trieste 295 euro, Bologna 286 euro, Catanzaro 264 euro, Ancona 251 euro, Firenze 236 euro, Potenza 224 euro, Trento 192 euro, Bolzano 165 euro". Sono i dati del rapporto Federconsumatori su "Servizi e tariffe rifiuti". "Da questo quadro di dati - prosegue la nota - è evidente che nel 2016 le tariffe dei rifiuti sono stabili rispetto al 2015 a fronte di una deflazione del -0,1%. Ma se confrontiamo le tariffe del 2016 rispetto a quelle del 2010 l'aumento è invece triplicato rispetto all'inflazione nel medesimo periodo. Se guardiamo tale dato rispetto agli ultimi 3 anni, in un periodo di deflazione, l'aumento è stato di 20 volte in più dell'inflazione del periodo" .

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"Il settore dei rifiuti manifesta le emergenze che si ripropongono ciclicamente ogni anno o due: recentemente a Roma e nel Mezzogiorno - conclude il rapporto - A livello nazionale la discarica rappresenta il 34% dei rifiuti in un contesto nel quale la dotazione impiantistica è ancora oggi inadeguata, mal distribuita e insufficiente, in alcune aree obsoleta. In alcune zone del Paese, a volte, le suddette dotazioni sono sovradimensionate e non raggiungono l'obbiettivo della "discarica zero"già raggiunto invece da sei paesi dell'unione, fra i quali la Germania. Anzi quest'ultima ha trasformato il settore dei rifiuti in una proficua attività commerciale, un vero e proprio business".