Catanzaro, Riccio su piano spiagge: "Passo indietro da Amministrazione"

"Un passo indietro ed un triplo salto mortale quelli dell'amministrazione comunale che, con nota n. 99510 del 22 settembre scorso del settore Patrimonio-demanio-provveditorato, ritira la proposta di delibera avente ad oggetto "Integrazioni all'art. 21, secondo comma, delle norme tecniche di attuazione Piano comunale spiagge di Catanzaro", già "cassata" in Consiglio comunale alla unanimità su mia richiesta. L'iniziativa di fatto conferma che "il lotto (concessione demaniale) resta alle forze dell'ordine" e non andrà dunque a privati. Una battaglia portata avanti anche con incontri pubblici per ribadire l'importanza della tutela della spiaggia libera, soprattutto nell'area Porto-Corace, ed una maggiore trasparenza amministrativa relativamente all'espletamento di bandi per l'assegnazione delle concessioni demaniali marittime". Lo scrive il cnsigliere comunale Eugenio Riccio.

"Prendendo atto del ritiro della delibera da parte dell'amministrazione comunale, viziata da clamorosi errori sia formali che sostanziali, chiedo ancora pubblicamente al sindaco Abramo di farsi promotore del ritiro del bando relativo al rilascio delle concessioni demaniali marittime in quanto l'art. 21 delle norme tecniche di attuazione del Piano comunale spiagge non consente la creazione di nuovi stabilimenti balneari nel tratto Porto-Corace. E a confermarlo, in occasione di un recente dibattito pubblico, è stato lo stesso estensore del Piano spiagge nel 2010, l'arch. Biagio Cantisani, nell'evidenziare che, alla base dei motivi ostativi, vi era l'alto rischio di erosione costiera e la conseguente necessità di un'opera di ripascimento per cui furono stanziate ingenti risorse. Non di meno, ad occhio, appare addirittura improbabile la realizzazione di quattro nuovi stabilimenti nell'area di Giovino, atteso che il tratto di spiaggia rimasta a disposizione misura poche centinaia di metri e non sarebbero rispettate le disposizioni sulle distanze. Come del resto appaiono insormontabili i limiti previsti dalla normativa che obbliga i concessionari a rilasciare nuove concessioni demaniali marittime laddove esistono le opere di urbanizzazione (strada, acqua, luce, raccolta delle acque piovane, collettori acque nere). Ci sembra questa l'occasione giusta per chiedere al sindaco Abramo di tutelare i cittadini catanzaresi, recuperando quell'appeal con i residenti del quartiere marinaro appanna tosi negli ultimi mesi".