Catanzaro, Abramo su università in complesso San Giovanni: "Tracciata strada giusta"

"Le significative aperture del rettore Quattrone, che ha annunciato di volere valutare tecnicamente le proposte venute dal Consiglio comunale sulla sede di Psicologia (San Giovanni prima opzione, Palazzo della Provincia seconda opzione), dimostrano che il dialogo tra le Istituzioni e l'Università, mai interrotto, è ora rilanciato su basi nuove e concrete. Sono smentiti con i fatti i soliti gufi che, espressione di posizioni minoritarie nella città, avevano ipotizzato scenari diversi. E' evidente che il rettore Quattrone ha apprezzato la larghissima condivisione della proposta venuta da ben 21 consiglieri su 27, l'ottanta per cento dei presenti in aula, compresi diversi esponenti dei gruppi di minoranza". Lo afferma Sergio Abramo.

"Abbiamo presentato all'Università e alla città una proposta organica, che comprende anche l'Accademia di Belle Arti all'ex Educandato, arricchita da un atto di indirizzo sui servizi e sui benefit che dovranno essere garantiti a studenti e docenti.

Noi siamo già al lavoro e nei prossimi giorni invieremo al Magnifico rettore copia della delibera adottata dal Consiglio comunale, corredata da tutti gli allegati tecnici, in modo da consentire allo staff del prof. Quattrone di apprezzare ulteriormente il prestigioso immobile e le sue enormi potenzialità.

Voglio ripetere un concetto importante: con questa operazione, si salderebbe un'alleanza tra la Città e l'Università per fare rinascere a nuova vita un grande bene culturale, quale il San Giovanni, che altrimenti rischierebbe il declino, anche per la presenza nel centro storico di altre realtà espositive".

--banner--

"Nei primi giorni di settembre contiamo anche di incontrare le associazioni studentesche per mettere a punto il pacchetto di servizi e benefit, sulla base dell'atto di indirizzo approvato dal Consiglio comunale su mia proposta. Alla popolazione studentesca intendiamo offrire condizioni estremamente favorevoli per la mobilità, per i parcheggi, per la cultura e il tempo libero, per lo sport e perfino per lo shopping.

Abbiamo le idee chiare, al contrario di chi – parlando inopinatamente di "sconfitta culturale" – propone per l'Università nel centro storico una serie di sedi alla rinfusa, una specie di lista della spesa, senza alcuna programmazione e soprattutto senza alcuna valutazione di ordine tecnico sugli immobili proposti, alcuni dei quali già scartati dalla stessa Università".