Catanzaro, Riccio: "Ok piano spiaggia, salvaguardare aree libere"

"Ai più attenti osservatori delle vicende comunali non sarà sfuggito che durante l'ultimo Consiglio comunale, in cui si è discusso prevalentemente di università, mi sono fatto promotore del ritiro della pratica ascritta al punto 10 dell'ordine del giorno avente ad oggetto alcune modifiche alle norme tecniche di attuazione del piano comunale delle spiagge. Ho ritenuto doveroso focalizzare l'attenzione sul continuo e inesorabile restringimento delle spiagge "libere" che negli ultimi anni sta interessando l'arenile del capoluogo. Che il fenomeno stia assumendo connotazioni preoccupanti lo si evince anche dal fatto che i miei dubbi sono stati condivisi da tutto il Consiglio comunale, che ha in maniera unanime votato il ritiro della pratica e apprezzato e condiviso la conseguente richiesta di verifica del rispetto delle normative vigenti in materia di demanio marittimo". Lo scrive il consigliere comunale Eugenio Riccio.

"Il Piano spiagge, infatti, prevede che tra gli stabilimenti balneari ci siano 50 metri di distanza e, quindi, di spiaggia libera. Nondimeno, ogni anno, in occasione dei festeggiamenti per la Madonna di Porto Salvo, è lo stesso sindaco Abramo che, partecipando al corteo a mare, ci fa rivelare che la spiaggia libera diminuisce a colpo d'occhio tanto che diversi stabilimenti balneari sembrano attaccati.

Sono tante, però, le situazioni anomale che meritano un approfondimento utile a fugare ogni dubbio su quella che potrebbe sembrare una "discrezionalità" della pubblica amministrazione. Ai cittadini bisogna continuare a garantire l'utilizzo della spiaggia libera: è così dalla notte dei tempi e va visto considerato come un diritto inalienabile. La fruizione libera della spiaggia e del mare non possono e non devono essere messi in discussione. Tante amicizie a tanti amori sono sbocciati proprio nei tratti di spiaggia libera che vanno dal Corace al Porto, al punto che ritrovarsi in "spiaggia", per migliaia di catanzaresi, è un'abitudine consolidata che si tramanda da generazioni. Il tratto compreso fra il Corace e il Porto è uno dei più popolati del quartiere e le sue spiagge libere sono frequentate da anziani e dalle famiglie fino a mezzogiorno, dai giovani dall'ora di pranzo fino a sera. C'è una funzione di aggregazione sociale delle spiagge libere che deve essere garantita.

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Sono certo che il sindaco Abramo, il dirigente e i funzionari, gli assessori e i consiglieri espressione del quartiere Lido che ho invitato a un sereno confronto nella commissione consiliare alle politiche del mare, sapranno rassicurarci rispetto alle tante "anomalie" che cittadini e turisti ci hanno segnalato in continuazione in merito alla gestione del porto e delle aree ad esso connesse che, spesso e volentieri, nelle quali, invece di garantire le regole, ottimizzano le eccezioni".