Catanzaro, università in complesso San Giovanni: la nota dei circoli Pd di Pontegrande e Mater Domini

"Appare singolare che dopo alcuni lustri di governo della città, interrotti solo per troppo breve tempo e in condizione di relativa debolezza dalla giunta creativa e ricca di progetti guidata da Rosario Olivo, il sindaco Abramo abbia scelto il giorno di Ferragosto per comunicare ai catanzaresi che i "poteri forti" e i "salotti buoni" di Catanzaro di cui francamente ignoravamo non facesse parte a pieno titolo intendono mandarlo a casa.

Forse il Sindaco Abramo avrebbe dovuto iniziare la sua ennesima campagna elettorale con fatti più concreti. Proprio a proposito del cavallo di battaglia della politica negli ultimi tempi e cioè la riqualificazione della città attraverso un rapporto con la grande opportunità determinata dall'Università il sindaco, a differenza del Presidente della provincia che con l'Università ha aperto un tavolo organico, mena il can per l'aia. Enzo Bruno, infatti, ha concluso positivamente la collocazione della facoltà di Scienze motorie a Mater Domini e sta continuando con l'offrire una serie di soluzioni anche per Psicologia fra Palazzo di Vetro e l'ottima sistemazione del Galluppi".

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"Abramo non trova di meglio che incaponirsi sulla scelta del complesso di San Giovanni, soluzione che appare non solo inadeguata per l'Università ma che determinerebbe la fine della più importante struttura museale ed espositiva della città che da poco tempo sta entrando in una rete analoga più grande ed importante. Tra l'altro il solerte sig. Sindaco sta perdendo l'occasione di utilizzare il finanziamento del completo recupero del complesso con la ristrutturazione delle "gallerie" per mancanza della definizione di un progetto compiuto.

In effetti Abramo nell'ultimo trienni o è stato troppo indaffarato nella continua e turbinosa attività di fare e disfare giunte, di cambiare assessori e maggioranze alla continua ricerca di una situazione che gli consenta di sopravvivere a sé stesso e ai propri limiti : altro che complotti salottieri dei poteri forti.

C'è invece una Catanzaro che ancora, malgrado tutto, vuole esprimere la propria forza civile, i giovani catanzaresi ,di nascita e acquisiti ma che a Catanzaro hanno trovato l'occasione per una crescita importante e formativa, i professionisti, gli insegnanti, la gente comune espulsa dal centro della città e dai quartieri più tradizionali (qualcuno ha dato un'occhiata all'edizione 2016 della fiera di San Lorenzo?) per essere conculcata in due poli commerciali e di offerta di svago del tutto estranei alla propria tradizione. Questa Catanzaro vuole ripartire con la collocazione delle nuove facoltà universitarie che nasca da un rapporto positivo con l'Ateneo rappresentando per quest'ultimo un sicuro e certo punto di riferimento ma anche con il sistema di mobilità ,con l'impegno per la dignità urbana e il pieno recupero delle zone dissestate, con la conclusione della storia infinita del Porto, con una soluzione razionale della collocazione delle strutture sanitarie che insieme con l'Università rappresenta l'altra grande opportunità per i prossimi lustri.

Al consiglio comunale, quasi drammaticamente convocato per i prossimi giorni, lanciamo allora l'appello di agire con grande senso di responsabilità. In gioco non è il destino della candidatura di Sergio Abramo né quello dei consiglieri comunali, ma quello della città. Ci auguriamo che ogni singolo consigliere lo tenga presente e si confronti con grande onestà intellettuale pensando una volta tanto ai prossimi anni, alla prossima generazione e non alla prossima elezione".