Fondazione Terina, Nesci e Parentela (M5S) chiedono fatti e atti alla Regione

lameziatermefondazioneterina 500«Il futuro della Fondazione Terina e dei suoi lavoratori non può più dipendere dall'improvvisazione, da giochi di potere o dalla mancanza di trasparenza registrati in passato». Lo dichiarano i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela, che hanno scritto una nota al governatore della Calabria, Mario Oliverio, e al suo vice, Antonio Viscomi. A tutela dei dipendenti, i parlamentari 5 stelle hanno ricordato gli impegni assunti dalla Regione Calabria al tavolo dello scorso 17 maggio e ancora non mantenuti. I 5 stelle hanno allora chiesto «come la Regione Calabria intenda pagare ai dipendenti le quattro mensilità arretrate e in quali tempi; quando sarà concluso l'accorpamento dei consorzi industriali e, di conseguenza, come e con quale programmazione specifica verrà trasferito il personale occorrente». Ancora, i 5 stelle hanno chiesto ai vertici del governo regionale perché «la professoressa Mariateresa Russo si è dimessa all'improvviso dall'incarico di responsabile scientifico della Fondazione Terina e se la cooperazione con l'Università di Reggio Calabria sia o meno in corso».

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I due esponenti 5 stelle vogliono sapere, poi, «se un trasferimento delle attrezzature presenti nella Fondazione sia realmente avvenuto» e, all'occorrenza, «copia della relativa documentazione di inventario». I due parlamentari M5s hanno quindi domandato «con quale atto sia stata assegnata in capo a Russo la responsabilità scientifica della Fondazione e se per detto incarico la Regione Calabria abbia corrisposto emolumenti e rimborsi, all'occorrenza da dettagliare». Nesci e Parentela hanno preteso che siano resi pubblici, sul sito della Regione Calabria, «gli atti sui termini precisi della cooperazione con l'Università di Reggio Calabria» e se vi sia «una specifica programmazione regionale sull'utilizzo della Fondazione Terina a vantaggio del settore agroalimentare». Infine, i parlamentari hanno chiesto al governatore Oliverio e al vicepresidente Viscomi «se ritengano di dettagliare e pubblicizzare, magari anche sul sito della Regione, l'attività svolta dalla Fondazione, a fronte dei finanziamenti ricevuti».