Parte la campagna referendaria per il sì del Partito Democratico di Catanzaro

asta un sì per dire addio al bicameralismo perfetto, per cancellare poltrone e stipendi, per togliere poteri alle Regioni inefficienti, per garantire stabilità e partecipazione. Basta un sì, insomma, per fare dell'Italia un Paese semplice e moderno, al passo con i tempi e con l'Europa. Il "sì" con la storia è quello che il Partito democratico invita a dire alle riforme costituzionali che arrivano dopo 40 anni e dovranno essere 'benedette' dal referendum confermativo del prossimo ottobre. Un appuntamento a cui il premier, e segretario nazionale del Pd, Matteo Renzi, chiede al suo Partito di arrivare unito. La Federazione provinciale del Pd di Catanzaro, guidata dal segretario Enzo Bruno, raccoglie la sfida e risponde all'appello della mobilitazione: sono già stati costituiti 40 Comitati per il sì, in tutto il territorio provinciale che si articola in 60 circoli. L'obiettivo, come anticipato dal segretario provinciale democratico nel corso in una conferenza stampa che si è tenuta questo pomeriggio nella sede del Partito in via Fares, è quello di arrivare a cento Comitati e 7 mila firme. Con il segretario Bruno il deputato Sebastiano Barbanti e Pino Tomasello, coordinatore della segreteria provinciale. La conferenza stampa ha preceduto la partecipata riunione dei segretari di circolo convocata da Bruno per la distribuzione dei moduli per la raccolta delle firme e la distribuzione del materiale pubblicitario."Ma soprattutto – afferma Bruno – l'intento della nostra mobilitazione è quello di spiegare ai cittadini la portata storica della riforma che saremo chiamati a confermare. I nostri Comitati avranno il compito di informare la portata straordinaria di una modifica che permetterà di chiudere la stagione del ping pong infinito delle leggi tra Camera e Senato: tempi certi per approvare le leggi significheranno meno decreti legge. Si tagliano 315 stipendi, visto che i senatori che rimarranno saranno espressione dei territori, senza indennità. Si chiariscono le competenze di Stato e Regioni, si riducono consiglieri regionali, con la trasformazione delle Province, già avviata dalla legge Delrio potremo parlare realmente di un nuovo regionalismo. La parola d'ordine è semplificazione e partecipazione: il premier ha mantenuto la promessa. Organizzeremo iniziative in tutto il territorio per raccogliere le firme e coinvolgere quanti più cittadini possibile, andando oltre l'ideologia proprio per arrivare alla condivisione di una grande idea e di un progetto che contribuirà a fare dell'Italia un Paese migliore e nuovamente competitivo. La Federazione provinciale di Catanzaro – ha concluso il segretario Bruno – è mobilitata nella sua interezza perché vuole essere protagonista di questo processo storico e vuole dare un importante contributo per diffondere i contenuti della riforma e farne comprendere la portata". La riforma costituzionale che gli italiani saranno chiamati ad approvare "non è del Pd ma del Paese intero", sostiene Barbanti. "E' la classe politica che cambia se stessa, tagliando una poltrona su tre, riducendo i costi – afferma ancora -. Chi vuole schierarsi contro la riforma ci deve spiegare se sta dalla parte della democrazia decidente in tempi brevi, oppure se vogliono mantenere il governo degli inciuci; se vogliono davvero superare gli sprechi o si oppongono alla partecipazione". La Federazione provinciale del Pd di Catanzaro, quindi, accende i motori della campagna referendaria mettendo in moto una organizzazione tanto complessa quanto entusiasta che mira a raggiungere uomini, donne e giovani che vogliono una Italia più stabile e più giusta.