I Sindacati si preparano allo sciopero del 3 maggio a Catanzaro

Si è svolta il 28 aprile l'assemblea unitaria indetta da CGIL CISL e UIL in preparazione dello sciopero e della manifestazione regionale che si terrà a Catanzaro il 3 maggio.

Le Segretarie generali di categoria delle rispettive OO.SS, Alessandra Baldari, Luciana Giordano e Patrizia Foti, hanno evidenziato e denunciato, ad un'assemblea molto partecipata sia numericamente che per gli interventi dei lavoratori, le gravissime condizioni del pubblico impiego e della sanità Reggina e Calabrese. Lo hanno fatto mettendo in stretto collegamento le vertenze nazionali sul rinnovo del contratto, ma non solo, con quelle più specificatamente territoriali, intanto stigmatizzando i tagli lineari agli uffici ed ai servizi, il blocco del turn-over, il blocco dei rinnovi contrattuali, una serie di riforme parziali, inefficaci e prive di concertazione ed infine i reiterati tentativi, spesso riusciti, di ridurre gli spazi pubblici procedendo a privatizzazioni ed esternalizzazioni, per perseguire l'unico vero obiettivo, cioè una riduzione della spesa pubblica il cui peso è stato scaricato solo sulle spalle dei lavoratori e dei cittadini che subiscono quotidianamente i maggiori disservizi.

Le iniziative di mobilitazione messe in campo da CGIL CISL e UIL sono perciò di contrasto a questa politica di smantellamento e precarizzazione, nella consapevolezza dell'esigenza di una reale e profonda riforma della P.A., ma percorrendo iter condivisi con chi ne conosce funzioni, organizzazione e criticità. Partendo da una riforma condivisa delle Funzioni centrali sul territorio in alternativa alla previsione di chiusura di uffici indispensabili (Inps, Inail, Ag. Entrate, Uffici giudiziari, Min. lavoro, Corpo forestale etc.), dalla infinita vertenza della Sanità in Calabria il cui piano di rientro e il blocco del turn-over hanno reso inesigibile il diritto alla salute dei calabresi e inapplicabile la normativa sul rispetto del "giusto orario" per i lavoratori che perdono il loro diritto al riposo non potendo essere sostituiti. Per non parlare, infine, della riforma e della messa a regime degli Enti strumentali della Regione gravate da notevoli criticità, ma soprattutto le pesantissime ricadute sui lavoratori e sui servizi ai cittadini derivanti dalle riforme degli assetti istituzionali che, con la riforma ancora non completata delle Province, hanno creato scenari inediti negli Enti locali, come ad esempio il mancato pagamento delle retribuzioni dei dipendenti (vedi i dipendenti della provincia di Vibo), o la loro collocazione in ambiti ancora indefiniti, come i lavoratori dei Centri per l'impiego e della Polizia provinciale.

Atteso che tutte le criticità appena enunciate e le molte altre, che per brevità non elenchiamo, non riguardano solo i lavoratori della funzione pubblica, ma si riverberano direttamente sul buon funzionamento o, a volte, addirittura sull'esistenza stessa dei servizi ai cittadini, riteniamo che la vertenza del pubblico impiego interessi non solo i lavoratori, bensì l'intera collettività.

Con questa convinzione e determinazione è stato indetto lo sciopero del 3 maggio ed organizzata per la stessa data la manifestazione unitaria che si terrà a Catanzaro dalle 10 alle 14, in piazza Prefettura con la partecipazione dei Segretari Generali nazionali Dettori, Faverin, Torluccio.