Catanzaro, Msi-Fiamma Tricolore: "Sindaco se ci sei batti un colpo"

"Destreggiandosi in un quadro politico-amministrativo quanto mai confuso e denso di silenzi, spesso significativi più di roboanti dichiarazioni, prosegue incessante la marcia dei militanti cittadini del MSI-Fiamma Tricolore verso le ormai prossime elezioni amministrative nel capoluogo". Lo scrive in una nota la segreteria cittadina di Catanzaro del movimento politico.

"Tra tanti problemi rimasti irrisolti ed altri che nascono o si aggravano giornalmente – una per tutte quella legata all'edilizia scolastica, ma senza dimenticare i ritardi nell'attuazione del piano della raccolta differenziata o il trasporto urbano o la decadenza ed il degrado del Centro Storico o le problematiche legate alla criminalità dilagante in intere zone della Città od il diverso approccio rispetto ai problemi giudiziari di amministratori indicati da altri e quelli facenti riferimento diretto a lui – il fronte strettamente "politico" registra l'empasse dell'amministrazione che, tra continui rimpasti e nomine nelle partecipate, cerca di trovare una quadra che resta solo legata alla sopravvivenza ma senza un respiro di più ampia portata, continuando ad annoverare tra le proprie fila tanti personaggi ormai già "promessi" ad una avventura elettorale su fronti opposti quelli dell'attuale maggioranza, tra cui spicca soprattutto la figura di un sindaco che ha "deciso di non decidere" ad oltranza.
Così, in mancanza di chiarimenti divenuti a nostro avviso non più rinviabili, il MSI-Fiamma Tricolore ha deciso di avviare una fase "esplorativa" almeno nella vasta area di persone e gruppi che si richiamano, in un modo o nell'altro, alla esperienza Missina ed a quello che ne è seguito allo sfaldarsi del grande Movimento che fù di Giorgio Almirante e che a Catanzaro annoverò figure di altissima statura morale ed immense qualità politiche come Nando Giardini, Giuseppe Casale, il preside Plastino, Pino Albano, Venturino Coppoletti, Elio Colosimo, il professore Gambioli, l'avv. Marini fino alla figura più umile e alta di militante di questa area, recentemente scomparsa, "il Professore" Franco Marino. A chi si riconosce, a vario titolo, in questa area chiediamo di esprimerci, contattandoci direttamente o per telefono o via mail o facebook, la loro disponibilità ad affrontare con noi una battaglia di cambiamento reale che porti Catanzaro a riassumere quella posizione di capoluogo regionale che, oggi più che mai, rimane solo sulla carta e non ha riscontro su territorio e Comunità, evitando così di ripetere gli errori registratisi all'epoca della stessa fase in occasione della precedente campagna elettorale.
Chiaramente questa prima fase di conoscenza ed approfondimento serve a decidere, in modo più ampio e condiviso possibile, "dove vogliamo andare assieme". Certamente noi abbiamo la nostra idea in merito, che è quella di creare una coalizione alternativa alle forze che hanno finora (s)governato in modo sostanzialmente consociativo la Città, maggioranza o minoranza e anche da postazioni "esterne" di peso (M5S) che fossero, portando Catanzaro sull'orlo del baratro e facendo si che andassero depauperati anni di sacrifici, lotte e conquiste del nostro popolo, ma siamo aperti anche a fare qualsiasi passo indietro per giungere, appunto, ad una soluzione unitaria e condivisa. Oggi è infatti necessario interrogarci anzitutto sulla possibilità di riavvolgere il nastro per ripartire assieme ad una parte politica che, richiamandosi a parole alle nostre stesse origini, promette ogni volta di cambiare registro e marcia oppure se riteniamo necessario rimboccarci le maniche ed affrontare il mare aperto, rischiando il naufragio ma con la possibilità reale, remando nella stessa direzione, di raggiungere approdi insperati e densi di opportunità positive.
Intanto ribadiamo al sindaco che segnale importante ed opportuno per la Comunità sarebbe quello di approfittare dell'ennesimo rimpasto annunciato e dei problemi giudiziari anzidetti per apportare alla sua squadra – che è la giunta ma che ingloba anche i rappresentanti comunali nelle partecipate - l'unica ed ineludibile modifica di cui ha bisogno e cioè di caratterizzarla con elementi che dovranno sostenere la sua coalizione nella campagna elettorale, ormai sostanzialmente aperta, e che lo vedrà impegnato nei prossimi dodici mesi. O questo lo ha già fatto e qualcuno non se ne è accorto ancora?".