Calcio, Lega Pro verso la rivoluzione "conservativa": niente playout e tre retrocessioni

curvacentenariodi Paolo Ficara - Rivoluzione sì, ma non copernicana. Gabriele Gravina entrerà in carica il prossimo 4 gennaio come presidente della Lega Pro, ma ha già pronta la prima vera riforma con attuazione immediata. Il format a 60 squadre verrà ripristinato, ma senza ripescaggi di massa. L'idea è l'annullamento dei playout nella stagione in corso.

A retrocedere sarà soltanto l'ultima classificata dei tre rispettivi giorni, mentre non cambia nulla nel criterio delle promozioni dalla D: rimangono 9, ovvero le prime classificate di ogni gruppo. I playoff nella prima serie dilettantistica avranno un senso solo se a fine stagione si registrerà la mancata iscrizione di uno o più club salvatisi sul campo in Lega Pro, ma nel criterio dei ripescaggi verranno privilegiate le squadre retrocesse dalla stessa categoria.

Ricapitolando: nella stagione 2015/16 attualmente in corso, tra qualche giorno dovrebbe essere ufficializzata la soppressione dei playout in Lega Pro, categoria che vedrà soltanto tre retrocessioni a fronte di nove promozioni dalla Serie D, con un ritorno a 60 squadre suddivise in tre gironi da 20 nel 2016/17. Reggio Calabria, intesa come città, rimane spettatrice interessata: tra qualche mese potrebbero cambiare gli scenari calcistici in riva allo Stretto.