Leone, il "caso" è chiuso: il Gallico-Catona lo accoglie per gli allenamenti

leonedi Paolo Ficara - Si torna a ruggire. Dopo qualche recente amarezza, Daniel Leone può ricominciare a sorridere. Il Gallico-Catona, squadra militante in Eccellenza che già da un po' di tempo fa parlare di sè per i propri risultati, gli ha aperto le porte del proprio terreno di gioco e di allenamento a Gallico. Sin da martedì scorso, l'ex portiere della Reggina può lavorare col prezioso supporto di strumenti quali birilli, barriere e soprattutto palloni. Assieme a lui, il sempre presente professor Liuzzo.

Ci ha pensato il direttore generale Natale Gatto, sollecitato dal collega giornalista nonchè editore di Radio Gamma, Gianni Agostino, a ricordare a Leone che nella città di Reggio Calabria si è ancora capaci di andare oltre il sostegno verbale, verso chi ha avuto una sfortuna, diciamo così, sopra la media. Superato il periodo critico dopo l'operazione alla testa, il portiere è in regolare possesso dell'ok medico e necessitava, come già fatto intendere lunedì scorso, solo di un periodo di allenamento per farsi trovare pronto in vista di eventuali chiamate dalla Lega Pro, essendo quella la categoria dalla quale può e deve ripartire. Il Gallico-Catona non ci ha pensato due volte nel mettergli a disposizione quel che ha, ritenendo evidentemente non ingombrante la sua presenza sullo stesso terreno della prima squadra.

Paganese e Lupa Castelli Romani sarebbero le compagini che hanno mostrato interesse nell'ingaggiare Daniel Leone, e da ora in avanti è giusto che si parli di lui solo come portiere. Il periodo di allenamento a Gallico, in ogni caso, non sarà lunghissimo. Tra qualche settimana, il 22enne farà rientro in Campania. Se tra qualche giorno potrà presentarsi in discrete condizioni di forma a qualche chiamata per lui importante, dato che c'è finalmente da ricominciare a fare quel che gli riesce meglio, il merito sarà anche del Gallico-Catona. C'è chi può e chi non può. O non vuole.