Asd Reggio Calabria, figuraccia sfiorata: 2-0 ai ragazzini della Vigor Lamezia

punizionevigordi Paolo Ficara – Per fortuna era a porte chiuse. Al cospetto di una Vigor Lamezia reduce da goleade e piena zeppa di ragazzini, la Asd Reggio Calabria riesce faticosissimamente ad ottenere la seconda vittoria nel campionato di Serie D. il 2-0 finale non cancella la peggior prestazione stagionale, in cui si è toccato il fondo contro quella che in settimana è stata descritta come poco più di un'amichevole infrasettimanale contro la Juniores, in virtù della bassissima età media dell'avversario. Bramucci di testa e Maesano di forza, hanno almeno il merito di metterla dentro.

Che il gioco aereo possa tornare molto utile lo si capisce da subito, dato che il Lamezia tra i propri giovani (oltre a Malerba classe '92 ed appena ingaggiato, gli altri hanno tutti dai 20 anni in giù) non vanta spilungoni. De Bode, il più alto dei cinque difensori schierati da mister Cozza, sfiora subito il vantaggio. Andrà in elevazione in fotocopia altre due volte nel primo tempo ed altrettante nella ripresa, col medesimo risultato: buon tempo nello stacco ma poco senso della porta.

Dopo un'incornata di Roselli, che almeno finisce nello specchio, l'emblema della partita arriva quando il signor Ayroldi si mostra fiscalissimo nel punire un intervento col piede sordo del terzino mancino Lettieri, fischiando una punizione indiretta in area. Nemmeno questa occasione è utile ad Arena per piegare le mani dell'attento Fazzino.

Considerando che la Vigor Lamezia proprio non riesce a superare la metà campo, il secondo tempo diventa un assedio. Specie dopo che Cozza rinuncia ad uno dei tre cingolati dietro, ovvero Brunetti, per inserire la mezzapunta Bramucci. Troppi i 59 minuti con un schieramento difensivo per marcare il 18enne Perri. Ma la prestazione odierna non può essere figlia solo di un modulo.

Dopo svariati tentativi di Arena e Zampaglione, sempre murati dal bravo Fazzino, a sbloccare la gara non può essere che un colpo di testa. Sul milionesimo angolo battuto da Arena, è il brevilineo Bramucci a metterci la nuca provocando l'esultanza fragorosa delle poche figure presenti in tribuna, in virtù del regime di porte chiuse. Nel finale il vivace Arena, tra i pochi a salvarsi assieme al baby Carrozza, prova più volte a raddoppiare, fin quando un suo tiro respinto da Fazzino viene ribadito in rete da Maesano.

Il risultato non cancella la prestazione che definire negativa è un eufemismo, ed il fatto che il 16enne Carrozza sia stato tra i pochi a salvare la faccia contro una squadra di suoi coetanei, cancella ogni alibi. La Asd Reggio Calabria, dopo sei giornate di campionato, non può definirsi squadra. Coralità, cattiveria e lucidità sono termini assenti dal vocabolario. Ed in Serie D sono fondamentali. Troppo giovane e per forza di cose in debito di fiato la Vigor Lamezia, per rendersi pericolosa: e quanto si è mormorato, le poche volte in cui ha superato la trequarti. Troppo molle la squadra di Cozza, per coltivare ambizioni superiori ad una semplice salvezza.

Reggio Calabria (5-3-2): Ventrella n.g.; Maesano 5,5, Mautone 5,5, De Bode 5, Brunetti 5,5 (59' Bramucci 6), Carrozza 6 (82' Mangiola n.g.); Lavrendi 5, Riva 5 (68' Corso n.g.), Roselli 5; Zampaglione 5, Arena 6. A disposizione: Licastro, D'Angelo, Condomitti, D'Ambrosio, Russo, Cucinotti. Allenatore: Cozza.

Vigor Lamezia (4-4-1-1): Fazzino 7; Anile 6, Torcasio 6, Iannazzo 6, Lettieri 6; Calabria 6, Guttá 6,5, Pirelli 6, Malerba 6; Sacco 6 (58' Mansueto 6); Perri 6 (77' Esposito n.g). A disposizione: Raffa, Saladino, De Fazio, Santo, Cristaudo, Caracciolo, Gualtieri. Allenatore: Gatto.

Reti: 79' Bramucci, 93' Maesano

Arbitro: Ayroldi di Molfetta
Ammoniti: Arena, Malerba, Mautone, Torcasio, Lettieri, Pirelli