AS Reggina, Praticò: "Vogliamo il Granillo ed il Sant'Agata"

asreggina31lugdi Paolo Ficara - Decisamente meno gremito il Salone dei Lampadari di palazzo San Giorgio rispetto allo scorso 17 luglio, per la presentazione del progetto relativo alla AS Reggina 1914 capeggiata da Mimmo Praticò. La "finestrella" del professionismo si è chiusa troppo presto, ed adesso si spalancano le porte del dilettantismo. È il sindaco Giuseppe Falcomatà ad accogliere il capo cordata nella sede del Comune:

"Come avete visto nelle settimane scorse, il ruolo del sindaco non è stato quello del semplice notaio. L'Amministrazione ha evidenziato che la Reggina e la regginità sono la stessa cosa. La simbiosi con la città non può ridurre il fenomeno al solo carattere sportivo. La Figc ha di fatto chiuso la fase 1 con lo svincolo di tutti i calciatori, ma siamo passati alla fase 2 – avverte Falcomatà - È giusto che si sappiano quali aspettative nutrire, quale sia il nuovo management, e quali siano le prospettive sociali. Non dimentichiamoci che questo comune viene da uno scioglimento per infiltrazioni mafiose, e non ci deve essere alcun segnale di continuità. Altre realtà prestigiose sono cadute, tornando ai livelli che conoscevamo con un lavoro importante e mi riferisco anche alla Viola Basket. Avrei piacere di sottoscrivere il primo abbonamento".

Il primo intervento di Mimmo Praticò tende a chiarire le polemiche inevitabilmente nate dopo la rinuncia ad iscrivere la Reggina Calcio in Lega Pro: "Mi auguro ci siano tanti giornalisti, per l'attenzione che merita la città. La vostra presenza dimostra che prima di essere giornalisti siete tifosi. Avrei voluto ci fosse qualche altro progetto, al fine di unire le forze e fare ancora meglio per la città. Il ruolo del sindaco è stato determinante. Appena il presidente della Reggina gli ha chiesto di tentare la possibilità di giocare il prossimo campionato di Serie C, ha annullato tutti gli impegni e si è messo a disposizione. È vero che quella sera abbiamo parlato di una finestrella. Si è giocato un pochino su quelle parole, e vorrei chiarire. Noi quel giorno ci siamo incuneati nell'ultimo passaggio fatto dal presidente federale, per far sì che la Reggina partecipasse al campionato. Quel giorno, il presidente Tavecchio non fece accenno allo svincolo dei calciatori e io non ho letto le carte federali. Tavecchio ha agito correttamente in base alle carte che lui aveva, lo dico affinchè si eviti di attribuire colpe al sindaco, a Foti o al presidente federale".

"L'iscrizione della Reggina in Serie D, della quale non avremo certezza fino al 4 agosto, deve avere risvolti di carattere sociale – prosegue Praticò - Il sindaco ha parlato di legalità e trasparenza, e ad oggi riteniamo di essere stati molto attenti. Poi, nella vita può succedere di tutto. Solo chi cade si rialza. Questa città è caduta, mi auguro si possa rialzare. Il primo abbonamento è già assegnato al sindaco".

Praticò dà lettura del programma presentato a palazzo San Giorgio: "Col nome AS Reggina, abbiamo voluto dare un messaggio di rinascita. Nei giorni scorsi, un gruppo di imprenditori aveva deciso di aiutare la Reggina Calcio a non scomparire. Il sogno di realizzare questa impresa si è infranto lo scorso 23 luglio, quando la Figc ha deciso di svincolare tutti i calciatori azzerando il patrimonio tecnico. Nelle giornate comprese tra il 24 ed il 28 luglio, gli stessi imprenditori hanno dato vita alla AS Reggina, versando le somme necessarie per prendere parte al prossimo campionato di Serie D. Fino ad oggi, nonostante gli appelli fatti, non si è presentato nessuno ad affiancare i sottoscritti, come qualcuno aveva promesso. È stata mantenuta fede agli impegni, con un progetto serio, credibile e trasparente. L'obiettivo è di formare nel breve periodo una polisportiva che possa abbracciare anche le discipline paralimpiche, in modo che nessuno si senta escluso. Dopo il primo periodo di assestamento, ci si prefigge di passare da società dilettantistica a società di capitali, sia per dare spazio all'ingresso di altri imprenditori, sia per aprirsi alla gente con l'azionariato popolare usando come modello ciò che viene fatto in Spagna o in Germania".

L'ideatore della AS Reggina rivela la restituzione delle somme chieste nelle settimane scorse per l'iniziativa 'Salviamo la Reggina', e richiede davanti al sindaco l'utilizzo gratuito dello stadio: "L'associazione Salviamo la Reggina, non raggiunto lo scopo, si è sciolta lo scorso 27 luglio dando mandato alla banca di restituire le somme, come comunicato alla stampa. Per l'allestimento della squadra non verranno spese cifre folli, garantendo una buona qualità con un mix di giovani promesse e calciatori già affermati. Si tenterà di riportare qualche bandiera, sia nello staff dirigenziale che in quello tecnico. Nelle settimane scorse, grazie ad un incontro di calcio disputato tra le vecchie glorie del 1986 ed una selezione di tifosi, sono stati raccolti oltre 5.000 euro donati all'Hospice. Sarà data massima attenzione ai campionati giovanili, purchè ci siano le strutture a disposizione. Le principali fonti di entrata verranno dagli abbonamenti e dal botteghino. Gli sponsor sono già numerosi, anche se di modesta entità. Più persone parteciperanno al progetto, più sarà possibile realizzarlo. L'utilizzo del 'Granillo' è imprescindibile, chiediamo all'Amministrazione di utilizzarlo a titolo gratuito. Ad oggi, non c'è un riscontro tangibile su come le istituzioni intendano aiutarci. Siamo tra i dilettanti, dobbiamo prenderne atto e ringraziare chi ha investito parte del proprio patrimonio solo per veder sventolare la bandiera della Reggina. L'investimento degli attuali soci è di 500.000, a breve verrà incrementato con l'ingresso di altri soggetti. Dal secondo anno verrà meno la tantum di 300.000 euro, quindi la società potrà autofinanziarsi".

Praticò conclude il suo primo intervento, facendo i nomi di chi lo accompagna nella cordata: "L'avvocato Francesco Giuffrè rappresenta un suo gruppo, così come il signor Fortunato Martino, il signor Domenico Comandè, il signor Giovanni Sgrò mentre stamattina è entrato a farne parte il signor Pietro Polimeno. Il signor Concetto Ficara non ha potuto rispondere per motivi personali, probabilmente interverrà come sponsor. Sono diversi quelli che non ci stanno più rispondendo al telefono, starà circolando qualche malattia. Se lo sforzo non venisse apprezzato, saremmo pronti a fare un passo indietro. Non vogliamo che ci dicano grazie, ma nemmeno che qualcuno si aspetti ringraziamenti da parte nostra. Ci sono persone che hanno tolto risorse alle proprie aziende e famiglie, gli attacchi gratuiti di qualcuno non mi piacciono. Se la Federazione non ritenesse valido il nostro progetto, ripartiremmo da qualunque categoria. La società oggi è iscritta per partire dal campionato di terza categoria, solo con la lettera del sindaco possiamo passare dal Consiglio Federale".

Tra le domande provenienti dai giornalisti, Mimmo Praticò risponde aggiungendo qualche altra considerazione sulla rinuncia ad iscrivere la Reggina Calcio: "Ci è stata data una possibilità dal presidente Tavecchio, di tentare questa sfida invincibile di salvare una società con 15 milioni di debiti. Se ci fossimo riusciti, saremmo passati al secondo tempo di questa partita. Ha svincolato oltre 200 calciatori a sette squadre, significa che aveva le carte in regola. Forse non le ha spiegate bene a noi. Ci ha dato una fiammella di speranza, abbiamo tentato di sfruttarla. Né io e né il sindaco, sapevamo che bisognava presentare un ricorso".

Questa la chiosa: "Partiremo per disputare un campionato dignitoso, poi dipenderà da eventuali nuovi ingressi ad iscrizione avvenuta. Non conosco il campionato di Serie D, un eventuale intervento finanziario dipende dai risultati. I tifosi non seguiranno la Reggina? - conclude Praticò - Non ne sono convinto, anzi, in questi giorni ci è stata dimostrata parecchia vicinanza".

Ultima battuta del sindaco Falcomatà sullo stadio: "La revoca della concessione ventennale alla Reggina Calcio? Ci stiamo lavorando".