Zampaglione al Dispaccio: "Ho la mentalità Reggina inculcata, aspetto una chiamata"

zampaglionedi Paolo Ficara - Certi amori non finiscono, fanno giri strani e poi ritornano. Mimmo Zampaglione è cresciuto nella Reggina, respirando l'aria del Sant'Agata fino all'età di 18 anni. Adesso che ne ha 29, in quel centro sportivo magari non ci entrerà subito, ma i cancelli del 'Granillo' gli si potrebbero aprire grazie alla nascente AS Reggina 1914.

Qualche soddisfazione, negli ultimi nove anni, se l'è tolta: dalla firma col Chievo, alla promozione in Lega Pro unica con la Vigor Lamezia ed un gol segnato al Tuttocuoio da 70 metri. Adesso c'è da ripartire, dopo l'annata in Serie D con la Gioiese: "Una chiamata dalla Reggina? Me lo auguro, qualcosina in carriera l'ho fatta – dichiara Zampaglione al Dispaccio - Nel caso in cui dovessero contattarmi, penso non ci sarebbero problemi".

La AS Reggina si starebbe muovendo sotto traccia, per non farsi trovare impreparata in caso di ammissione in Serie D: "Da quello che leggo, non c'è nulla di ufficiale e la società si deve ancora iscrivere. Una chiamata me la aspetto, dopo il 4 agosto deciderò. Al 'Granillo' ci ho giocato con l'Hinterreggio e con la Vigor, facendo pure gol. È il sogno di chiunque gioca a calcio tra Reggio e provincia – ammette Zampaglione, originario di Saline Joniche – dopo 10 anni di settore giovanile, la mentalità Reggina è inculcata. Sarebbe un premio dopo quella trafila".

Mimmo Zampaglione risponde circa la fine del suo rapporto con la Reggina Calcio, avvenuto nel 2005: "Ho fatto dieci anni al Sant'Agata, prima di essere mandato in prestito insieme a Giovanni Lavrendi a Trento, dove vincemmo il campionato. Poi cambiò qualcosa nella dirigenza. Alla Reggina mi portarono il direttore sportivo Martino, ed il responsabile del settore giovanile Gagliardi. Con la loro mancanza, si chiuse il rapporto con lo svincolo all'età di 18 anni".