Reggina: un milione (e rotti) di motivi per sognare il ripescaggio in B

reggina1914di Paolo Ficara - Stato di calma apparente, ancora per un po'. Lo stato di salute del presidente Lillo Foti, per il momento ancora ricoverato presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, di sicuro non contribuisce ad accelerare le tempistiche dei vari passaggi cui è attesa la Reggina. Svariati i messaggi di sostegno e di affetto pervenuti al massimo dirigente, sulle cui condizioni proseguiamo a non fornire notizie che non siano quelle diffuse dal club. Intanto, negli uffici si lavora a fari spenti.

Una serie di scadenze attendono i club di Lega Pro, ma da oggi per la Reggina si potrebbe aprire un'altra prospettiva. Il fallimento del Parma libera un posto in Serie B, e già nella passata stagione è stato possibile assistere alla guerra (non solo di nervi) tra svariate società, tutte con la domanda di ripescaggio in mano e convinte di far valere le proprie ragioni. Persino il Cosenza, proveniente dalla vecchia C2 (o per meglio dire, Lega Pro Seconda Divisione), si fece avanti. La spuntò il Vicenza tra mille polemiche, con Novara e Pisa che si sentirono defraudate o beffate.

Affermare oggi che la Reggina, giunta penultima e salvatasi ai playout in Lega Pro, possa covare concrete speranze di ripescaggio in cadetteria, può suonare come una boutade. Sarà il Consiglio Federale, nel mese di luglio, a stabilire i criteri per scegliere il "sostituto" del Parma. Tra questi criteri dovrebbe spiccarne uno: il versamento a fondo perduto di una ingente somma, pari ad oltre un milione di euro. Qualsiasi club che avesse voglia di prendere il posto dei ducali, dovrà esporsi a questa rischiosa tassa. In caso di ripescaggio, sarà un investimento a buon fine; ma il posto al momento è uno solo, e chi rimane col cero in mano perde capra e cavoli.

L'elemento non è affatto da sottovalutare. La Reggina lo sa. Ed è altrettanto chiaro che la società in Lega Pro ha un valore, in Serie B ne avrebbe tutt'altro.

Dunque, al momento non è possibile presentare domanda di ripescaggio, se ancora non si conoscono i criteri. Intanto la Reggina deve completare le carte per l'iscrizione in Lega pro, gli uffici amministrativi amaranto stanno sostenendo un lavoro alacre. L'avvocato Polo Dattola ha messo a disposizione la propria professionalità, per trovare gli accordi economici coi tesserati.

Va seguito ogni passaggio delle vicende amministrative e burocratiche, prima di alimentare sogni che potrebbero anche rivelarsi illusioni. La Reggio calcistica, dopo la sbornia del 30 maggio col mantenimento della Lega Pro ai danni del Messina, potrebbe ridestarsi sobria ed in Serie B. Ovviamente con una nuova proprietà, in grado di garantire quell'investimento a fondo perduto. Per il presidente Foti, dopo 29 anni di gestione, sarebbe la ciliegina sulla torta.