Brava Reggina, ma il Messina rimane favorito: al 'San Filippo' serve un'altra impresa

regginamessina2di Paolo Ficara - Uno a zero e palla al centro. Esiguo il vantaggio con cui si presenterà la Reggina sabato al 'San Filippo', per il ritorno del playout col Messina. Il regolamento consente alla formazione meglio piazzatasi nella classifica della Lega Pro, di mantenere la categoria limitandosi a vincere con qualsiasi punteggio: a differenza delle coppe europee, i gol in trasferta non varranno doppio in caso di parità complessiva di segnature. E non sono previsti neanche i tempi supplementari.

La formidabile Reggina ammirata martedì al 'Granillo' merita soltanto elogi, anche se con un pizzico di cattiveria in più sarebbe stato alla portata il secondo gol. La squadra ha saputo rispondere alle sollecitazioni di mister Tedesco e della tifoseria, ricompattandosi dopo un girone di ritorno in cui solo con la Juve Stabia non si era subito gol in casa.

Il giovane tecnico è stato abile nell'arrestare la caduta libera, a livello mentale, intrapresa da Reggina-Matera in poi. Il suo rapporto di stima e forse anche di amicizia con i calciatori più anziani presenti in gruppo, lo ha facilitato nell'approccio con la squadra. Tedesco non è ancora giudicabile come allenatore, ma fin qui ha sbagliato veramente poco in una breve carriera che lo ha visto imporsi l'anno scorso in Sicilia a livello giovanile, per poi far esprimere più che discretamente la Berretti amaranto fin quando gli sono stati lasciati Gjuci e Mazzone.

Una difesa d'esperienza ed un attacco che mira al fraseggio con palla a terra, appaiono gli ingredienti giusti per andare a giocare di contropiede al 'San Filippo'. Con un ex centrocampista come allenatore, anche il settore nevralgico non è da meno: i giovani Salandria e Maimone sono simbolo di abnegazione mentre lo sloveno Zibert, non più utilizzato davanti alla difesa, ha meno responsabilità ed ha sfoderato un ottimo assist per il gol dell'aliscafo Insigne.

Sin dalla ripresa degli allenamenti prevista nel pomeriggio, la Reggina acquisirà la consapevolezza di dover ripetere una grande prestazione anche in Sicilia. Basta un errorino, una distrazione, un duello aereo perso, per mandare tutto all'aria. Il Messina sfilacciato e spaventato del 'Granillo' non deve né illudere, né far rilassare: al ritorno la carica agonistica sarà dalla loro parte, gli amaranto dovranno scendere in campo con la testa fredda ed il cuore caldo.

Il risultato di 1-0 non consente alla Reggina di dichiararsi favorita, per la vittoria finale di questo playout. Il Messina sa di dover attaccare, mentre Tedesco dovrà decidere se assumere un atteggiamento più coperto, oppure se mantenere i tre attaccanti di ruolo per non snaturare la squadra e non farsi schiacciare all'indietro. Evitare la sconfitta al 'San Filippo' sarà la vera impresa cui sono chiamati gli amaranto. Dopo tante estati travagliate, la tifoseria andrebbe dispensata dall'esigenza di attaccarsi alla radiolina dei ripescaggi. Sull'altra sponda, sono più abituati di noi.