Reggina, l'ultima speranza è il ricorso: a Foggia finisce 3-2

armellino2di Paolo Ficara – La Reggina gioca e perde, il Savoia pure. L'esordio in panchina di Giacomo Tedesco, quarto allenatore stagionale degli amaranto, produce una sconfitta per 3-2 sul campo del tranquillo Foggia. A Torre Annunziata, alla fine i calciatori campani di scena la settimana scorsa al 'Granillo', scendono in campo ( ma vince la Lupa Roma, 1-3) ed annullano la possibilità di attaccarsi ai cavilli regolamentari per "usurparne" il posto nella griglia dei playout. L'unica fiammella di speranza è legata alla giustizia sportiva.

Il 4-3-3 iniziale di Tedesco dura pochi istanti, in virtù del vantaggio immediato dei padroni di casa. Gli amaranto si risistemano immediatamente con un 4-4-1-1, presentando sulle fasce due mediani come Armellino e Salandria. In mezzo al campo si rivede il baby Mazzone, mentre Insigne svaria alle spalle di Viola. Gli schemi di De Zerbi, già apprezzati nella gara d'andata, sono ormai oliati e gli ex Maza e Sarno fanno una più che onesta figura nel 4-3-3 zemaniano.

Al primo affondo sulla propria fascia sinistra, il Foggia va in vantaggio: il cronometro non ha ancora completato il primo giro, quando Agostinone mette in mezzo una palla che sembra infuocata per la retroguardia calabrese, e dopo un rimpallo Iemmello è lesto ad infilare in rete.

Un palo di Viola precede il gol del pareggio: al 14' Insigne riesce a mettere in mezzo da sinistra, sul pallone si coordina benissimo Armellino ed il suo destro scavalca Narciso per il momentaneo pareggio.

Tedesco riesce a galvanizzare i suoi nell'intervallo: al 53' un lancio di Cirillo consente a Viola di eludere la trappola del fuorigioco, poi l'attaccante è abile nell'evitare Bencivenga per poi piazzare il destro nell'angolo lontano. Vantaggio a sorpresa per la Reggina, una vittoria sarebbe fondamentale mentre a Torre Annunziata la Lupa Roma inizia la propria rimonta sul Savoia.

De Zerbi può attingere dalla panchina elementi di caratura superiore, rispetto al collega Tedesco che in ultimo si affiderà al giovanissimo attaccante Cataldi. Il Foggia riesce a ribaltare il risultato: al 77' una percussione di Sarno viene stoppata da un tackle di Camilleri, ma il neo-entrato Minotti spara un destro sul quale Kovacsik si dimostra imperfetto. Si gonfia la rete, ed è 2-2.

La beffa arriva all'89', quando Iemmello ha ancora energia per far prevalere fisico e tasso tecnico sulla retroguardia amaranto, segnando il gol del definitivo 3-2. Pur andando a segno due volte in trasferta (miracolo accaduto soltanto a Pagani e Barletta, prima di oggi), la Reggina torna a casa senza nemmeno un punto.

Il Savoia, a quota 25, è l'unica squadra raggiungibile dagli amaranto, peraltro in svantaggio negli scontri diretti. Conditio sine qua non, è la restituzione di 10 dei 12 punti sottratti qualche giorno addietro dalla Disciplinare per la controversia degli incentivi all'esodo. Domenica prossima, giorno del derby col Catanzaro (penultima di campionato), la Reggina dovrebbe sapere se in classifica ha 11 oppure 21 punti.

FOGGIA – REGGINA 3-2

Reti: 1' Iemmello, 14' Armellino, 53' Viola, 77' Minotti, 89' Iemmello

FOGGIA (4-3-3): Narciso; Bencivenga, Loiacono, D'Angelo, Agostinone; Sicurella (71' D'Allocco), Agnelli, Maza (55' Minotti); Sarno, Iemmello, Cavallaro (80' Barraco). A disposizione: Micale, Altobelli, Grea, Bruno. Allenatore: De Zerbi.
REGGINA (4-4-1-1): Kovacsik; Di Lorenzo, Cirillo, Camilleri, Benedetti; Armellino, Mazzone (57' Velardi), Zibert, Salandria (87' Cataldi); Insigne (68' Balistreri); Viola. A disposizione: Belardi, Scionti, Ungaro, Aronica. Allenatore: Tedesco.

Arbitro: Massimi di Termoli
Ammoniti: D'Angelo, Cirillo, Agnelli, Minotti, Camilleri, Di Lorenzo