Reggina, 2-2 col Savoia: ed il pubblico "esulta" contro Foti

vatindidi Paolo Ficara - Sempre più giù. Tra una penalizzazione e l'altra, la Reggina si attesta a quota 11 punti "grazie" al pareggio rimediato contro il Savoia. Il vantaggio di Di Piazza spinge tra gli inferi nel primo tempo gli amaranto, bravi a rimontare con le reti di Viola e Di Michele nella ripresa. Il sussulto d'orgoglio di Scarpa fissa, nel recupero, il risultato finale sul 2-2.

Alberti rinnega le prove settimanali con la difesa a quattro, e ripresenta il 5-3-2 delle ultime sconfitte. Ammirati presidia la fascia destra, Di Michele ancora in panchina. Il collega Papagni presenta un assetto simile, il regista Saric e la mezzala Sanseverino provano a dare qualità al centrocampo.

Quasi immediato il vantaggio ospite. Per una squadra allenatasi in piazza durante la settimana, ironia della sorte vuole che segni proprio Di Piazza: è il 6' quando il centravanti va a svettare su corner da destra del mancino Saric.

Zero spunti nella prima frazione per la Reggina, il cambio effettuato al 41' con Ammirati richiamato per far posto all'attaccante Balistreri, non sortisce effetti. Alberti insiste sulla difesa a tre anche ad inizio ripresa, tenendo Armellino a destra, ed il tridente Insigne-Balistreri-Viola non produce alcunché. Il discorso cambia quando entra Masini al posto di Armellino, e si passa al 4-2-4.

Dopo un palo colpito in un'azione concitata a seguito di un corner, è Balistreri a trovare il contropiede giusto: il palermitano serve al 61' Viola, quasi in orizzontale dentro l'area, ed il "collega" di Taurianova lo ringrazia spingendo la palla in fondo al sacco. Il gol del pareggio scuote la Reggina, e per certi versi anche il pubblico sul quale riferiremo tra poco.

Masini, dopo un contropiede sprecato, s'infortuna e conclude la propria gara pochi minuti dopo il subentro. Serve una magia di Viola, abile a nascondere la palla e ad incunearsi in area, per trovare il sacrosanto calcio di rigore che consente agli amaranto di passare in vantaggio: è il 75' quando Di Michele, entrato per ultimo al posto di Masini, batte imparabilmente Gragnaniello dal dischetto.

Quando si entra nel recupero, l'intera difesa amaranto è ferma mentre Scarpa da destra allunga il passo su Di Michele dopo una corta respinta di testa, e col sinistro scaglia la sfera nell'angolo lontano. Di Michele avrebbe l'occasionissima all'ultimo istante, ma su invito di Salandria manda alto col destro.

La rete del 2-2 vanifica la rimonta amaranto, e probabilmente leva una finalità al ricorso contro il -12, da vincere solo a mero titolo di principio. Le colpe di una stagione disastrosa sono da cercare sul campo.

Di rilievo quel che succede sugli spalti. Ultras di curva e gradinata fanno praticamente a gara a chi rivolge più invettive al presidente Lillo Foti. Lo striscione esposto dalla parte più "anziana" della tifoseria organizzata è ironico, anche se più sotto se ne legge un altro di diverso gusto, come evidenziato nell'immagine di questo articolo. L'invito ad andarsene è stato ribadito anche dopo le rispettive reti di Viola e Di Michele, quasi come se fosse un'esultanza.

Il dissenso nei confronti dell'attuale gestione societaria va ormai oltre i risultati, le retrocessioni o le ipotesi di ripescaggio. Lillo Foti dovrebbe presentarsi di fronte ai microfoni poco dopo il fischio finale di Reggina-Savoia, per fornire la propria versione dei fatti in particolare sulla trattativa "australiana" per l'ingresso di nuovi soci.

REGGINA – SAVOIA 2-2

Reti: 6' Di Piazza, 61' Viola, 75' rig. Di Michele, 90'+1' Scarpa

REGGINA (5-3-2): Belardi; Ammirati (42' Ammirati), Ungaro, Cirillo, Camilleri, Benedetti; Armellino (56' Masini, 72' Di Michele), Salandria, Zibert; Viola, Insigne. A disposizione: Kovacsik, Aronica, Di Michele, Magri, Velardi. Allenatore: Alberti.
SAVOIA (3-5-2): Gragnaniello; Riccio, Checcucci, Sirigu; Cremaschi, Boilini, Saric, Sanseverino (60' Scarpa), Verruschi; Di Piazza, Leonetti (51' Mercadanti). A disposizione: D'Aquino, Giordani, Pizzutelli, Partipilo, Vosnakidis. Allenatore: Papagni.

Arbitro: Baroni di Firenze
Ammoniti: Verruschi, Cirillo, Camilleri, Ungaro, Di Michele