Salernitana troppo forte: Reggina ko (2-1), mercoledì ci si gioca la vita contro l'Ischia

insignerobertodi Paolo Ficara – Sempre più giù. Il testacoda tra Salernitana e Reggina non sfugge dal pronostico della vigilia, ed i padroni di casa si impongono col risultato di 2-1. Insigne aveva illuso gli amaranto, ma una bomba di Moro ha riportato tutti sulla Terra. Il rapido Negro si è poi fatto beffe dei centrali, segnando il gol-vittoria. Tardivi cambi volti a sbilanciare la squadra nella ripresa. Si sapeva che sarebbe stata dura contro la capolista, ma la sconfitta si unisce agli ulteriori tre punti di handicap beccati venerdì. Mercoledì non si potrà sbagliare con l'Ischia.

Alberti si mette ancora in trincea col 5-3-2, proponendo Ammirati a destra come unica variazione rispetto alla formazione iniziale del match col Melfi (Gallozzi out per infortunio). Menichini sceglie un 4-3-3 senza punti di riferimento in avanti, dato che il centravanti è il mobile Calil. Vanno in panchina Gabionetta e Perrulli, ma ci sono Cristea e Negro a portare costanti pericoli oartendo larghi, specie l'ex attaccante della Nocerina.

La coppia Viola-Insigne è adatta al contropiede, e si vede. Dopo un sinistro a lato di Calil, sono gli attaccanti della Reggina a produrre i principali pericoli. Il taurianovese viene anticipato da Bocchetti al momento di calciare col destro da ottima posizione, mentre un tentativo di assist del napoletano viene deviato sul palo.

Il sussulto vincente arriva al 27', tutto nasce da un pallone portato in avanti e poi lanciato da Ammirati: Trevisan sottovaluta la presenza di Insigne, che anticipa il suo intervento e si invola, riuscendo a battere Gori con un bel piatto sinistro. Vantaggio amaranto all'Arechi, e per festeggiare il ritorno al gol Insigne si fa tutto il campo andando sotto il settore ospiti a baciare la maglia.

La gioia dura molto poco. In campo c'è Davide Moro, uno degli assatanati giocatori di quell'Empoli che fece 3-3 con la Reggina nel maggio 2007, penultima gara del campionato 2006/07 poi concluso con una storica salvezza. Il centrocampista bissa al 31' la prodezza già compiuta 8 anni addietro, con un bolide dalla lunga distanza che va ad insaccarsi imparabilmente vicino all'incrocio.

Alla Salernitana il pareggio non basta, e se come unica colpa sul gol di Moro si poteva rimproverare un baricentro troppo basso, la difesa della Reggina arretra sempre di più. Siamo vicini all'area piccola quando Negro evita Cirillo, e né Ungaro né Di Lorenzo riescono a contrastarlo mentre si porta il pallone sul destro: Kovacsik ha un buon riflesso sulla conclusione ravvicinata, ma la smanacciata non devia la sfera quel tanto che basta. È gol, sono serviti 10 minuti per la rimonta dei padroni di casa.

Nella ripresa non accade nulla, eccetto i cambi, fino al rush finale. Anche stavolta bisogna attendere che si avvicini l'ora di gioco, per vedere entrare David Di Michele. Gli fa posto Viola, e non si cambia modulo fino al 72', quando Ammirati viene richiamato per dare spazio a Balistreri col passaggio al 4-3-1-2. Nel frattempo, Menichini opera cambi scolastici con Gabionetta e Bovo come forze fresche al posto dei pari ruolo Calil e Favasuli.

Alberti sbilancia definitivamente la squadra all'81', inserendo Masini per Maimone. Una diagonale di Bocchetti serve a disturbare Insigne pescato in profondità, poi Cristea spreca un contropiede. Salandria va in elevazione su cross di Benedetti, ma si scontra con Trevisan. Nel finale il già ammonito Pestrin rifila una manata sul volto di Salandria, l'arbitro sorvola. Il secondo giallo lo rimedia invece Cirillo, quando siamo ormai al 90'.

Salernitana-Reggina finisce 2-1, punteggio già maturato nel primo tempo. Amaranto bravi a sfidare la capolista sul piano della velocità in contropiede, ma colpevoli sia per il colpo di sonno sul gol di Negro che per un inizio di ripresa senza quell'immediato cambio di ritmo e di modulo. L'Aversa ha fatto pari col Messina, il Savoia ha perso e l'Ischia, prossimo avversario mercoledì pomeriggio al 'Granillo', ha rimediato un pareggio interno. Sono tutte lì. Peccato che la Reggina sia ultima a tre lunghezze dal penultimo posto, causa penalizzazione.

L'analisi a freddo la offriremo nelle prossime ore, ma sin da stasera vorremmo chiedere lucidità all'ambiente: la Reggina è quasi sul letto di morte, ma fino alla fine sarà fondamentale sostenere la squadra per centrare almeno una salvezza sul campo, che a giugno potrebbe valere tantissimo. Mercoledì arriva l'Ischia alle 14:30, servirà tutto il cuore della Reggio sportiva.

SALERNITANA – REGGINA 2-1

Reti: 28' Insigne, 31' Moro, 37' Negro

SALERNITANA (4-3-3): Gori; Colombo, Tuia, Trevisan, Bocchetti; Moro, Pestrin, Favasuli (70' Bovo); Cristea (89' Mendicino), Calil (66' Gabionetta), Negro. A disposizione: Russo, Penta, Tagliavacche, Perrulli, Mendicino. Allenatore: Menichini.
REGGINA (5-3-2): Kovacsik; Ammirati (72' Balistreri), Ungaro, Cirillo, Di Lorenzo, Benedetti; Armellino, Salandria, Maimone (81' Masini); Insigne, Viola (59' Di Michele). A disposizione: Cetrangolo, Karagounis, Scionti, Mazzone. Allenatore: Alberti.

Arbitro: Di Martino di Teramo
Ammoniti: Trevisan, Ammirati, Pestrin, Cirillo
Espulso: 90' Cirillo per doppia ammonizione