Reggina: la Disciplinare infligge un altro punto, inibito Foti

reggina1914di Paolo Ficara - Non c'è pace. Dopo la riunione avvenuta ieri mattina, la sezione Disciplinare del Tribunale Federale Nazionale ha emesso il proprio pronunciamento circa le contestazioni mosse alla Reggina, nel deferimento relativo ai contributi non versati per i mesi di settembre ed ottobre 2014. In primo grado, gli amaranto si vedono infliggere un punto di handicap, che si somma a quello già presente ed in attesa di ricorso. E così, domani la Reggina si troverà ad affrontare la capolista Salernitana da ultima solitaria in classifica. Per il presidente Pasquale Foti, due mesi di inibizione. Ecco il testo del provvedimento:

DEFERIMENTO DEL PROCURATORE FEDERALE A CARICO DI: PASQUALE
FOTI (Presidente del C.d.A. e Legale rappresentante della Società Reggina Calcio
Spa), Società REGGINA CALCIO Spa - (nota n. 6575/480 pf14-15 SP/gb del
25.2.2015).
Il deferimento
Con atto del 25/2/2015, la Procura federale ha deferito alla Tribunale federale nazionale,
sezione disciplinare:
A. Il Sig. Pasquale Foti, Presidente del C.d.A. e Legale rappresentante pro-tempore della
Società Reggina Calcio Spa per rispondere della violazione di cui all'art. 85, lett. C),
paragrafo VII) delle NOIF, in relazione all'art. 10, comma 3, del CGS per non aver
depositato presso Co.Vi.So.C., entro il termine del 16 dicembre 2014, la dichiarazione
attestante l'avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi agli
emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore
sportivo per le mensilità di settembre e ottobre 2014;
B. la Società Reggina Calcio Spa per rispondere a titolo di responsabilità diretta ai sensi
dell'art. 4, comma 1, del CGS, per il comportamento posto in essere dal Sig. Pasquale
Foti, legale rappresentante pro-tempore della Società Reggina Calcio Spa
In data 13 marzo 2015 il Sig. Pasquale Foti e la Reggina Calcio hanno fatto pervenire una
memoria difensive nella quale rilevano che:
1. "La Reggina Calcio ha versato gli emolumenti ai propri tesserati evidenziando quali
siano le somme da corrispondere a titolo di IRPEF e contributi previdenziali".
2. Tale differenziazione è stata giustificata in quanto il pagamento degli emolumenti
soddisfa le esigenze, anche di vita, del prestatore di lavoro ed è in adempimento al
rapporto contrattuale, mentre il pagamento degli oneri contributivi e "dell'Irpef è un atto
dovuto in ossequio alle norme statali sull'imposizione fiscale". Tali norme prevedono
anche "la possibilità che il pagamento possa essere effettuato successivamente alla sua
scadenza utilizzando l'istituto del "ravvedimento"". "In tale ipotesi non si configura l'omesso
versamento". È possibile inoltre "per il contribuente chiedere la rateizzazione del debito e
pagarlo alle scadenze che l'ente impositore stabilisce".
3. "La Reggina Calcio è impresa in particolare difficoltà tanto che il Tribunale di Reggio
Calabria, in accoglimento della richiesta ex art. 182 bis, ha approvato un piano di
ristrutturazione del debito". Tale approvazione è stata iscritta sul certificato della Camera
di Commercio.
4. Nel periodo di settembre e ottobre 2014 la Reggina Calcio si trovava in uno stato di
particolare difficoltà. In base all'accordo di ristrutturazione del debito, ha assolto alle
obbligazioni prioritarie versando gli emolumenti ai propri tesserati e postergando il
pagamento dell'Irpef e dei contributi previdenziali, avvalendosi così dell'istituto del
ravvedimento operoso. La possibilità di postergare tali pagamenti è prevista dal sistema
normativo statale e una impresa che si avvale di detta disposizione opera legittimamente e
non può essere sanzionata.
5. Le argomentazioni evidenziate inducono a ritenere che gli incolpati sono esenti da
responsabilità. Il mancato versamento dell'Irpef e dei contributi previdenziali, dovuto alle
cause di forza maggiore sopra esposte, ha impedito il versamento nelle date previste dal
sistema normativo federale ma non dal sistema statale cui la Società può far ricorso con
l'istituto del ravvedimento operoso.
Concludono chiedendo il loro proscioglimento dalle incolpazioni ascritte e di essere
personalmente ascoltati, anche a mezzo delegato-difensore, Avv. Giuseppe Panuccio.
In data 16/3/2015 l'Avv. Giuseppe Panuccio, difensore e delegato dalla Reggina Calcio e
dal Sig. Foti, faceva pervenire una istanza motivata di differimento della trattazione del
ricorso.
Con nota del 17 marzo 2015 la Procura federale si opponeva all'accoglimento della
richiesta formulata dal difensore dei deferiti, ritenendo l'impedimento professionale motivo
non idoneo al rinvio.
Alla riunione del 19.3.2015, Il Tribunale federale nazionale, sezione disciplinare, ha
disposto un breve rinvio fissando la data del 26.3.2015 per la discussione.
Alla riunione odierna la Procura federale si è riportata al deferimento chiedendone
l'accoglimento e la irrogazione, ai sensi delle vigenti disposizioni, delle seguenti sanzioni:
per il Sig. Pasquale Foti l'inibizione di mesi 2 (due) e per la Reggina Calcio Spa la
penalizzazione di punti 1 (uno) in classifica, da scontarsi nella corrente stagione sportiva.
È altresì comparso per i deferiti l'Avv. Giuseppe Panuccio il quale, nel riportarsi allo scritto
difensivo depositato, ha evidenziato che la contestazione di mancato pagamento
riguarderebbe somme non dovute poiché imputabili ai c.d. "incentivi all'esodo". Ha
concluso chiedendo il proscioglimento dei deferiti dagli addebiti contestati.
Motivi della decisione
Il deferimento è fondato e va accolto.
I deferiti nulla hanno depositato al fine di avvalorare la tesi secondo cui le ritenute e i
contributi non versati riguarderebbero i c.d. "incentivi all'esodo". Si deve ritenere, invece,
che le contestazioni mosse riguardino il mancato versamento delle ritenute IRPEF e dei
contributi INPS relativi al periodo di riferimento settembre/ottobre 2014 così come
documentato dalla relazione Co.Vi.So.C..
In merito alla asserita rateizzazione richiesta dalla Reggina va rilevato che la Società
sportiva non ha dimostrato di aver ottenuto, in epoca antecedente alla scadenza del
termine di cui all'art. 85, lett. C, par. VII delle NOIF, detta rateizzazione. Il mancato
perfezionamento dell'accordo prima del termine di scadenza comporta la applicazione
della sanzioni previste dalla normativa federale.
Non può trovare, altresì, accoglimento il richiamo della difesa dei deferiti alla crisi
economica della Società sportiva e al menzionato accordo di ristrutturazione, il quale non
prevede una dilazione - ovvero una differente (e accettata) modalità di pagamento –
relativa al mancato versamento delle ritenute e dei contributi oggi contestati.
La documentazione posta a base del deferimento conferma il compimento degli illeciti
ascritti.
Da tale condotta consegue la responsabilità diretta della Reggina Calcio Spa, ai sensi
dell'articolo 4, comma 1, del CGS.
L'accertato compimento degli illeciti comporta l'irrogazione delle sanzioni conformemente
alle disposizioni vigenti.
Il dispositivo
Il Tribunale federale nazionale, sezione disciplinare infligge al Sig. Pasquale Foti
l'inibizione di mesi 2 (due) e alla Reggina Calcio Spa la penalizzazione di punti 1 (uno) in
classifica, da scontarsi nella corrente stagione sportiva.