Reggina: sulla Luna non si arriva in bici, contro Salernitana ed Ischia niente errori tattici

albertirdi Paolo Ficara - Uniti si vince. Soprattutto se ad essere uniti sono i reparti. La seconda vittoria consecutiva della Reggina serve per ulteriori analisi tattiche, oltre che a farci capire quelli che sarebbero stati i toni o l'umore senza gli ultimi risultati positivi. Infatti la classifica recita ancora ultimo posto, ed a sette gare dal termine alimentare speranze di salvezza diretta può essere un eccesso di ottimismo. I limiti strutturali della squadra permangono, e si deve stare attenti a non evidenziarli con scelte tattiche scellerate.

Che quel 3-5-2 (sempre pronto a trasformarsi in 5-3-2 in fase di non possesso) non fosse adatto per le sfide interne contro avversari in lotta per salvarsi, lo avevamo già evidenziato prima di Reggina-Melfi e lo svolgimento dei 90 minuti ne dà piena conferma. Ci si è fatti ulteriormente del male, nella scelta delle caratteristiche circa la prima linea. Basare una tattica offensiva sui lanci per una coppia di attaccanti alti entrambi 170 centimetri, è come pensare di arrivare sulla Luna con la bicicletta.

L'umoralità fa parte della piazza sia dopo le sconfitte che dopo le vittorie, ma fa sorridere ascoltare gli stessi protagonisti farsi prendere dall'entusiasmo di un episodio. È bastato sbancare Aversa per sentenziare che la coppia Insigne-Viola sia quella più adatta per l'attacco. Si tratta indubbiamente di due ragazzi dalla qualità sopra la media, per la categoria. Adatti per giocare in contropiede, non di certo per fare a sportellate coi difensori avversari quando c'è da sfondare.

Il cambio di modulo in corsa, col passaggio al 4-3-1-2, l'inserimento della torre Balistreri e le due reti segnate in mezz'ora (ed altrettante sfiorate), non lasciano dubbi su quella che dovrà essere l'interpretazione tattica nel prossimo scontro diretto, mercoledì 1° aprile con l'Ischia. Confermate anche le valutazioni sui singoli: Di Michele è fondamentale per una squadra ulteriormente impoverita da dicembre in poi sul piano tecnico, mentre la differenza in mezzo al campo tra Salandria e Zibert è ormai sotto gli occhi di tutti.

Oltre al mediano cosentino, molto bene anche Maimone mentre si attende il pieno recupero di un altro giovane e valido centrocampista come Condemi. Prima dell'Ischia andrà affrontata la Salernitana, sabato all'Arechi, ed anche in tal caso bisognerà fare attenzione alle scelte tattiche. Ad Aversa si è vinto in trincea col 5-3-2, attendere l'avversario nella propria area di rigore potrebbe non essere la soluzione migliore contro la capolista. Contro Lecce e Juve Stabia, sono stati ottenuti punti e belle figure con la difesa a quattro e tanta corsa in avanti.

Che dire poi di chi, nell'arco di poche ore, prima dichiara che non vede motivo di portare i libri in tribunale, e successivamente che entro giugno alla Reggina serve 1 milione di euro. Si commenta da solo. Se poi ci aggiungiamo che quel 3-5-2 lo abbiamo visto applicare a talmente tanti allenatori, da definirlo ormai un virus del Sant'Agata, ci sono abbastanza elementi per auspicarne il ritiro dal mondo del calcio.