Reggina, reazione tardiva e sconfitta con pochi appelli: 2-3 per il Matera

violaadi Paolo Ficara – Amaro lucano. Il Matera risulta indigesto alla Reggina, e replica la vittoria dell'andata ampliandola nel punteggio. Il 2-3 finale non racconta benissimo la gara, dato che fino al 70' gli amaranto erano sotto di tre reti (doppietta di Carretta e gol di Madonia), avevano "beneficiato" di un super-Belardi su un rigore di Letizia, e non avevano mai tirato in porta. Le reti nel finale dei subentrati Viola ed Ungaro ci consegnano una squadra comunque vogliosa di combattere, ma oggi impotente per larghi tratti contro avversari dal passo rapido.

Sorprendenti le scelte iniziali di mister Alberti, che cambia modulo e rispolvera Di Michele. In difesa, nel 4-4-2, c'è Camilleri e non Ungaro accanto a Cirillo, in luogo dello squalificato Aronica. Si accomoda addirittura in tribuna Zibert, e la figura dello schermo davanti alla difesa viene di fatto elisa per far posto ad una seconda punta. Gallozzi e Masini partono qualche metro dietro, sulla linea dei centrocampisti, ed intorno al centravanti Balistreri agisce appunto Di Michele. L'esperto Auteri presenta il 3-4-3, suo marchio di fabbrica, e vara un tridente leggero: basti pensare che il centravanti è Letizia, all'andata agiva da mezzapunta.

Si comincia con una rete annullata a Balistreri per fuorigioco, la chiamata appare esatta. La Reggina preme, Di Michele è molto propositivo e funge di fatto da regista avanzato. Il Matera però punisce la Reggina alla prima incertezza: è il 27' quando Camilleri sottovaluta lo scatto di Carretta su un lancio in verticale, ed il n.7 lucano sfrutta poi il passo più rapido per distanziarlo e sparare imparabilmente in rete da pochi passi.

La reazione amaranto non produce grattacapi per Russo, inoperoso per tutto il primo tempo. Nel Matera inizia a rendersi pericoloso Madonia, prima con un destro a lato, e poi con una accelerazione che coglie di sorpresa Cirillo in area: l'intervento in scivolata di Camilleri è risolutore, quasi un gol salvato, ma l'arbitro Melidoni di Frattamaggiore si inventa un calcio di rigore. Il difensore, nello slancio, sfiora la sfera col gomito, quando il braccio (attaccato al corpo) è quasi a terra. È il 34' quando Belardi mette le ali, opponendosi eroicamente sia alla conclusione di Letizia dal dischetto, che sulla successiva ribattuta a botta sicura dello stesso attaccante.

La prodezza del portiere non consente alla Reggina di evitare il raddoppio del Matera, prima dell'intervallo. Dopo aver attirato Camilleri a sinistra per una copertura, gli uomini di Auteri spostano il pallone (neanche troppo rapidamente) verso il centro, ed al 44' Iannini, battezza bene l'imbucata centrale: Cirillo e Di Lorenzo non sono aiutati a dovere dai centrocampisti e si ritrovano due contro due contro Letizia e Madonia, con quest'ultimo che riesce a piazzarla nell'angolino opposto con un destro chirurgico.

All'intervallo entra Ungaro al posto di Camilleri, mentre Auteri leva l'ammonito Mucciante e passa alla difesa a quattro col terzino destro Ferretti, piazzando Mazzarani a sinistra dietro Di Noia. Le speranze di rimonta si estinguono già al 56', poco dopo l'ingresso di Salandria al posto dell'infortunato Maimone: la Reggina sbaglia il fuorigioco su una ripartenza del Matera, e Madonia lancia in profondità Carretta capace di firmare una doppietta con un diagonale. Stavolta la sfera sfila in mezzo alle gambe di Belardi, comunque incolpevole.

Persino il presidente Foti getta di fatto la spugna, schizzando via dal suo seggiolino in tribuna. È solo il terzo cambio a fruttare il gol al primo tiro nello specchio: al 71' Di Michele ruba palla al Matera in fase di disimpegno, serve Masini che da sinistra trova il neo-entrato Viola pronto ad appoggiare in rete sul secondo palo. L'attaccante era pronto già da un quarto d'ora a subentrare a Balistreri, ma l'infortunio di Maimone ne ha ritardato l'ingresso in campo.

Tra gli amaranto manca la serenità necessaria per provare ad acciuffare il pareggio. Emblematico quel che accade all'86': Masini, tra i pochi a salvarsi, mette in mezzo un pallone d'oro per Viola, ma la sua indecisione tra uno stop ed un tiro al volo gli è fatale. In condizioni psicologiche diverse, sarebbe finito in porta ad occhi chiusi. Lo stesso attaccante prova a rifarsi qualche istante dopo, con un sinistro potente ma troppo angolato. Al 92' è bravo Salandria, sugli sviluppi di un angolo, a servire ad Ungaro la palla utile per il 2-3, messa in rete centralmente da due metri.

Il recupero diventa infuocato, ed un destro di Di Michele dal limite sibila di poco a lato. È l'ultima occasione per una Reggina svegliatasi troppo tardi. Il Matera si impone 2-3, e prosegue la propria marcia verso la zona playoff. Le scelte iniziali di mister Alberti per una volta hanno avuto un'impronta offensiva, ed al fischio d'inizio sono apparse logiche e ben ponderate. Evidentemente il 4-4-2 necessita di essere oliato, forse la squadra di Auteri non era l'avversario migliore per una sperimentazione. La curva ha comunque applaudito i calciatori nonostante la sconfitta. Domani ci sarà da tifare per una sconfitta dell'Aversa Normanna a Melfi. Come ci siamo ridotti.

REGGINA – MATERA 2-3

Reti: 27' Carretta, 44' Madonia, 56' Carretta, 71' Viola, 92' Ungaro

REGGINA (4-4-2): Belardi; Di Lorenzo, Cirillo, Camilleri (46' Ungaro), Benedetti; Gallozzi, Armellino, Maimone (55' Salandria), Masini; Balistreri (65' Viola), Di Michele. A disposizione: Kovacsik, Velardi, Insigne, Louzada. Allenatore: Alberti Mazzaferro.
MATERA (3-4-3): Russo; D'Aiello, Flores, Mucciante (46' Ferretti); Mazzarani, Iannini, Coletti, Di Noia; Carretta, Letizia (78' Bernardi), Madonia (69' Diop). A disposizione: Pena, Albadoro, Pagliarini, Ashong. Allenatore: Auteri.

Arbitro: Melidoni di Frattamaggiore.
Ammoniti: Mucciante, Masini, Di Michele, Mazzarani, Coletti, Di Noia, Gallozzi
Note: al 34' Belardi para un rigore a Letizia