Reggina, riecco Foti: "Penso all'azionariato popolare. Chi parla di aria fritta può andarsene"

fotipresidentedi Paolo Ficara - Non cambia mai. Nella conferenza stampa convocata in fretta e furia al Sant'Agata, all'indomani del ricorso per l'iscrizione in Lega Pro, dal patron Lillo Foti arriva tutto tranne che una professione d'umiltà. È l'ennesima occasione per scagliarsi contro le mosche bianche che si permettono il lusso di criticarlo, definendo aria fritta le sue parole. Un po' come se la Reggina fosse prima retrocessa in C e poi andata sull'orlo del fallimento, non per colpa sua bensì per le contestazioni al suo operato.

Risposte sulle vicissitudini societarie che hanno portato al rischio fallimento? Zero. Sul prossimo allenatore? Zero. Sull'inizio della preparazione per la prossima stagione? Zero. Solo veleno, con tanto di invito abbastanza minaccioso e poco velato, ad abbandonare la sala stampa a chi ha scritto di aria fritta. Un modo di fare, quello di scagliarsi contro nemici immaginari, che lo ha portato a rimanere da solo, e sul quale ritiene opportuno perseverare. Questi i concetti espressi dall'ex presidente, oggi attorniato dalle tre figlie durante la conferenza:

"Siamo qui ad esporre i fatti. La Reggina è iscritta al prossimo campionato di Lega Pro, è la conferma del tanto lavoro fatto che permette alla Reggina di continuare il suo percorso e la sua attività agonistica. Gli ultimi 40 giorni sono stati particolarmente duri e difficili, per tutte le problematiche che ci hanno funestato. In parte eravamo preparati alle difficoltà. Vorrei che la Reggina ritornasse alla città ed ai suoi tifosi. È un baluardo importante, non è un giocattolo. Ringrazio chi lavora qui dentro, ed ha continuato a farlo tutti i giorni senza dire una parola, consentendo alla Reggina di portare avanti un progetto. Sono stato condizionato dalle mie difficoltà personali, ho dovuto lasciare la presidenza".

"La mia famiglia mi è stata vicina. Quando a casa ho detto che l'iscrizione era a rischio, ho trovato nello sguardo delle mie figlie la forza per andare avanti. Ringrazio le persone che mi hanno aiutato, gente cui sono legato da rapporti di stima e che vive fuori dal territorio reggino. La Lega di Serie B mi ha aiutato. Negli ultimi 28 anni, la Reggina è l'unica società meridionale a non aver subito fallimenti".

"Oltre ai riscontri positivi, ho ricevuto qualche schiaffo in faccia. Ieri sera mi sono presentato in sede con la fideiussione originale, distribuendo le copie ai miei dipendenti. Sono stati protagonisti di una vittoria. Non è stato merito di Foti, vorrei che venisse meno l'esaltazione del singolo. L'obiettivo è di ridare la Reggina alla città".

"Di fronte ai dieci che sbraitano, e si permettono di insultare, c'è tanta gente che ti esalta. Non facciamo aria fritta, come qualcuno ha scritto sui propri giornali. Chi pensa di ascoltare aria fritta, può alzarsi ed andarsene. Viviamo con la gioia e la passione di chi può dare ancora qualcosa. Avete tutti l'obbligo di difendere questa realtà, senza ergervi ad arbitri. Vi ho sempre documentato su quel che succede, segreti non ne abbiamo. Non ci serve chi viene a trovarci col sotterfugio, pensando che qui si nascondano chissà quali segreti. Vogliamo sorridere, chi non se la sente di condividere il sorriso può fare a meno di frequentare il Sant'Agata".

"La crisi generazionale sta colpendo i paesi più evoluti. Vedo arroganza e poca disponibilità al sacrificio, gli ultimi mondiali ne sono lo specchio. La Germania ha vinto, ne fa un discorso di grande personalità. Italia, Spagna ed Inghilterra sono tornate a casa. C'è da cambiare strategia. Noi grandi abbiamo esaltato i singoli, facendo danni. Oggi le risorse economiche sono finite. Padova e Siena hanno abbandonato il calcio professionistico. C'è bisogno di un ritorno ai valori, non all'aria fritta. I risultati si ottengono come squadra. Non ci saranno egoismi. Questo è il tipo di lavoro che la Reggina intende portare avanti, nel rispetto delle regole. Il calcio ha bisogno del pubblico, altrimenti questo sport non esiste".

"La Reggina è andata in difficoltà perché le banche, di fronte a dati certi, hanno bloccato un'operazione per via di una postilla. Non abbiamo una banca in ambito locale, non c'è il sostegno del territorio. La critica fatta tanto per farla, non serve a niente. Ci troviamo in un contesto più povero, rispetto a 20 anni fa. Ed il problema è dei giovani. La Reggina ha un saldo attivo di 1.950.000 euro, più il paracadute. Non siamo nelle condizioni per navigare nell'oro. Il segretario Conti è partito con l'aereo delle 16, presentando la documentazione in Covisoc. Il resto sono illazioni di chi ha la presunzione di sapere. Alla luce di un mercato che la Reggina conosce, sappiamo che gli unisci soldi sono rivolti ai giovani. Facendo i propri interessi, la Reggina ha realizzato plusvalenze rinunciando ai contratti coi calciatori, dando la possibilità di accasarsi dove meglio credono. Qualcuno si è permesso di dire che svendiamo il nostro patrimonio. Gli abbiamo dato una formazione necessaria. Venti giorni fa è venuto a trovarmi il padre di un ragazzino, chiedendomi di dargli il cartellino, adducendo che la Reggina non fa più attività. Gli ho risposto che la Reggina è ancora viva e vegeta, e può permettere ad un giovane di avere un percorso professionale. Voglio dare la Reggina ai reggini, quelli autentici. Nel 2014 è l'unico baluardo concreto e serio. E qualcuno si permette di dire che Lillo Foti fa aria fritta, invece sono qui a fare i fatti da 28 anni. Non voglio interviste coi singoli nè telefonate a cavolo. Ci saranno 24 giocatori che avranno scritto sulla maglietta Reggina Calcio".

"Sto pensando ad un azionariato popolare. Potrei proporre un consiglio d'amministrazione un po' allargato. La Reggina non mi appartiene. Personalmente penso di aver dato tutto ciò di cui ero in grado. Fuori da Reggio ho stima, poi ci sono 20 o 30 protagonisti che pensano di poter fare meglio. Ho rispettato l'impegno nei confronti della mia famiglia. Sono stanco e cattivo. Le uniche due strutture valide in questa città sono lo stadio comunale ed il Sant'Agata. Qualcuno si permette di criticare la Reggina Calcio, invece di difenderla perché gli appartiene".

"Non credo che alla gente interessino i dettagli. Vi faremo avere un elenco delle operazioni. Abbiamo ceduto Bochniewicz all'Udinese, risolvendo le comproprietà di Arrighini e Fischnaller. Se la Reggina è iscritta, significa che ha risolto. Tutto il resto sono considerazioni che appartengono a me, non ne parlo con gli altri. Barillà mi ha chiesto di poter andare in categoria superiore, e si è accasato a Trapani. Lucioni mi ha fatto la stessa richiesta, ma è andato a Benevento. Gli altri erano prestiti o in scadenza. L'allenatore? Oggi non parlo di fatti tecnici".

"Le critiche le accetto, ma parlare di aria fritta è un'altra cosa. Mi ha dato fastidio a livello personale. Lo spirito è quello che ho accennato. Serve sacrificio e senso d'appartenenza. Bisogna cambiare tanti aspetti. Ce lo impongono i risultati. I calciatori devono impegnarsi di più. La colpa non è la loro, ma principalmente dei vecchi presidenti. Bisogna confrontarsi con questo mondo, altrimenti si rischia di restare a piedi".

"L'obiettivo principale è riportare entusiasmo. Questo è un paese di campanile. Il girone in cui saremo collocati, vedrà confronti con realtà vicine. Sotto certi aspetti, potrà risvegliare il tifoso. Si tornerà a giocare di domenica. Ho ricevuto la telefonata di Francesco Ghirelli, che si è congratulato per la risoluzione delle problematiche. Fino a ieri sera, l'obiettivo era di iscrivere la squadra. Questo è stato l'obiettivo dell'ultimo mese e mezzo".

"Nessuno mi ha mai avvicinato, presentandosi in sede, per propormi soluzioni. Sono io che ho cercato disponibilità da qualche soggetto. Stamane guardavo l'organico della Reggina, ed è già dignitoso. L'importante è che provino tutti gioia di sentirsi Reggina. Kovacsik e Leone sono due buoni prospetti come portieri. Guardiamo con attenzione a quel che di positivo c'è nel settore giovanile. Tale materiale sarà messo a disposizione, quando si effettuerà la scelta sulla guida tecnica. Da ieri ci sono per strada altri 30 calciatori. In Serie B le squadre saranno 21".

"Devo ringraziare l'Agenzia delle Entrate ed il tribunale di Reggio, che hanno dimostrato fiducia nei confronti della Reggina Calcio. Il debito è stato rateizzato in 15 anni. Col fallimento, i debiti sarebbero andati a cadere sui cittadini. Sono 5 milioni in 15 anni con l'Agenzia delle Entrate".