di Paolo Ficara - Ritorno al 'Granillo' per Gianluca Atzori, che prima della rifinitura che precede Reggina-Carpi si intrattiene in sala stampa: "Non mi aspettavo di vedere il campo a chiazze, non mi piace. Le sensazioni tornando qui però sono belle. L'ultima volta che sono stato qui, era la famosa semifinale d'andata con lo stadio pieno. La preparazione estiva è stata molto dura. Sapete l'importanza che do alla condizione fisica, ho avuto molta disponibilità da tutti i ragazzi. Solo Gerardi ha saltato qualche allenamento per infortunio muscolare".
Il mister si fa portavoce del lavoro svolto in ritiro: "Lavorando così tanto, non si può pretendere brillantezza nelle amichevoli. Sicuramente i meccanismi hanno lasciato a desiderare contro le squadre di interregionale. La squadra va ancora rivista, necessita di essere adeguata. Voglio gente motivata e che non molla mai. Ad oggi siamo imballati, ma ho ricevuto buone risposte. La mia preoccupazione è che stiano bene non adesso, bensì il 23 agosto. E forse non saremo al 100% nemmeno per quella data".
Doveroso aspettarsi dei rinforzi: "Siamo pochini. Affrontare 42 partite con 17 giocatori è difficilissimo. Stamattina abbiamo parlato per l'ennesima volta col presidente e col direttore. A volte certe trattative finiscono il 2 settembre, pur di reperire il giocatore che abbiamo individuato. Aronica? Non è male come giocatore (sorride). Conta quello che faranno quando vengono da qui in avanti. Chi arriva, lo prendiamo perché presupponiamo possa essere un titolare. La squadra va rinforzata in ogni reparto, ancor di più a centrocampo. Il portiere? Chiunque migliori l'organico, lo accolgo a braccia aperte".
In Coppa Italia si spera di non ripetere gli 0-0 delle amichevoli marchigiane: "Chi dà giudizi adesso, di calcio sa poco. In amichevole abbiamo creato diverse occasioni, forse non avete visto le immagini. Col Carpi sarà una partita vera, la affronteremo di nuovo nella prima parte del campionato. È una sorta di antipasto della Serie B, contro una neopromossa che ha entusiasmo. Pensare di essere brillante il 10 agosto è l'unica cosa che non voglio".
Atzori insiste sul tema delle motivazioni, specie per i nuovi arrivi: "Chiunque arriverà, bisognerà vedere in quali condizioni sarà. Le difficoltà sono uguali per tutti gli allenatori in questo periodo dell'anno. Questa è una buona rosa, ma va migliorata. Sono ben accetti quelli che miglioreranno la squadra. La società si impegnerà in tal senso. Di persone che non se la sentono di venire a Reggio Calabria, non ne voglio sentir nemmeno parlare. Niente gente con la pancia piena, bisogna riportare entusiasmo".
Difficile dare un bilancio al ritiro, ma c'è un giudizio su Legras: "Se sono riuscito a dare la mia impronta alla squadra in 30 giorni, allora sono molto bravo. Non credo sia così, servono almeno tre o quattro mesi per trasferire un'identità. Legras ha disputato i primi allenamenti da fenomeno, ed ho chiesto alla società di poter continuare a giudicarlo nei giorni successivi. Le altre sedute lo hanno visto calare, ed ho manifestato le mie perplessità alla società. Ho preso una decisione dopo le amichevoli, mi serve un giocatore più pronto".
A centrocampo è arrivato un elemento che può fare la differenza, anche se sarà indisponibile per un po': "Ho incontrato Sbaffo diverse volte da avversario. È un centrocampista di qualità, che oltre a gestire la palla e ad inserirsi da dietro, sa svolgere molto bene la fase difensiva. Ovviamente non è in condizione. Per lui c'è tempo fino al 15 ottobre, per far sì che possa arrivare al top. Ad oggi registra mancanze atletiche e fisiche".
Foti ambisce alla Serie A, mentre Atzori non si scompone di fronte alle domande in tal senso: "Il presidente mi manifesta spesso questo grande desiderio di tornare in Serie A. Lo sogno anch'io, ma rimaniamo coi piedi per terra. Non mi piace illudere la gente, non voglio fare lo sborone come si dice dalle mie parti. Il percorso che ci ha fatto arrivare a quella semifinale, è fatto di crescita attraverso il lavoro. Se vi ricordate, anche quella squadra era formata da sconosciuti. L'unica cosa che posso promettere, è che i miei ragazzi daranno il massimo in ogni partita. Servono basi molto più solide per ambire alla Serie A".
Alcune valutazioni sui singoli: "Adejo? Conosco la società, se domani viene qualcuno che ce lo paga, gli facciamo un fiocco e giochiamo con Di Lorenzo. Colucci? Non ha saltato mai un allenamento. Anche lui, come tutti gli altri, deve smaltire i carichi di lavoro. Da parte sua ho trovato grande predisposizione a lavorare. Beppe è intelligente, sa che per giocare in queste categorie la condizione fisica è fondamentale. Caballero? Nel 4-4-2 so che ha giocato in passato, come esterno alto a destra. Ora lo sto provando nel ruolo di Sbaffo. Quando crossa alza la testa. Barillà? Per adesso, Nino mi serve sulla fascia. L'anno scorso non si è comportato male a centrocampo, ma per spostarlo lì mi deve crescere Contessa. Quando vedrò che può darmi lo stesso rendimento di Barillà, lo sposterò.".
Atzori presenta la sfida di coppa: "Il Carpi ha giocato una sola partita col 4-4-2, per il resto ha utilizzato il 4-3-3. Devo convocare un ragazzo della Primavera per completare la panchina. Sono contento di portare Bochniewicz, in ritiro ha fatto vedere cose molto interessanti. Di Lorenzo mi ha fatto un'ottima impressione, lo feci esordire in B a Sassuolo. L'utilizzo da terzino nella difesa a quattro, a Cuneo, lo ha fatto crescere. Louzada è rimasto lo stesso rispetto a due anni fa, non ho visto nessuna crescita. Maicon è del '93, non l'ho fatto debuttare quell'anno per problemi di tesseramento, ma anche lui è rimasto con gli stessi difetti. Domani giochiamo con tre difensori, cinque centrocampisti e due attaccanti. Camilleri non recupera, ha dolore sul quadricipite e non è convocato. Giocherà uno tra Gerardi e Cocco".