Reggina, i tre punti piacciono più del bel gioco. Casertana osso durissimo

cevoliapriledi Paolo Ficara - Il piacevole sapore dei tre punti. La vittoria maturata dalla Reggina sul campo della Cavese è indubbiamente dedicata a chi storceva il muso, per medesime performance, sia con l'organico del girone d'andata sia con la presunta Ferrari di gennaio. Può piacere o meno, ma Roberto Cevoli è l'unico tecnico che conosce pregi e difetti di questa squadra. Arrigo Sacchi, Fabio Capello o Louis Van Gaal saranno sicuramente superiori, ma anche a loro servirebbe qualche mese prima di inquadrare le caratteristiche di Franchini o Sandomenico.

FASCIA SINISTRA – La difesa a tre continua a rendersi necessaria, dato che neanche a gennaio è arrivato un centrale rapido in grado di far coppia con il Gasparetto della situazione, in una linea a quattro. Di partita in partita, andrà individuato un padrone della fascia sinistra. La scelta di Franchini è apparsa convinta, il ragazzo ha tirato fuori un'ottima prestazione. Certo, si applica meglio nella fase offensiva. Infatti l'ingresso di Lia, da quel lato, ha fatto scaturire gli unici pericoli portati dalla Cavese nella ripresa.

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DALLA CINTOLA IN SU – L'artiglieria pesante è stata volutamente schierata nella ripresa. Ormai una sorta di schema per Cevoli, che già nel periodo d'oro tra dicembre e gennaio chiedeva maggior spinta ai suoi uomini, nei secondi tempi. Tutta questa brillantezza impostata dal preparatore atletico di Drago si è vista solo contro il Catania, anzi, gli infortuni stanno togliendo soluzioni. Nella formazione titolare, dalla cintola in su il solo Zibert superava il metro e ottanta nella zona centrale: altra mancanza strutturale dell'organico. Bene Strambelli da mezzala, riesce a mandare avanti qualche pallone in più rispetto a De Falco: normale sia un peccato allontanare dalla porta il miglior tiratore della squadra, ma il suo piede è servito eccome in quella zona di campo. Quando Bellomo non ha due opzioni di passaggio, giocando quindi assieme ad altri due riferimenti offensivi, va in difficoltà. È stato comunque il giocatore ad andare più vicino al gol, prima del vantaggio.

MARTINIELLO – L'attaccante di scorta è diventato decisivo, dopo gli infortuni di Viola e Tassi e l'indisponibilità di Doumbia. Entra nello stadio in cui si è esaltato nella passata stagione, viene beccato dai fischi, segna il primo gol da professionista al 90' e non esulta. Il 22enne ha mostrato una lucidità degna di far invidia a chi ha parecchie primavere in più all'anagrafe, magari ricopre ruoli di responsabilità, ma reagisce in maniera infantile e scomposta alla prima provocazione.

PROSSIMO TURNO – La Reggina è ancora fuori dalla griglia playoff, e domenica riceverà una Casertana dall'organico superiore. I campani hanno sbancato Monopoli 8 giorni fa, impresa riuscita a pochi. Si presenteranno al "Granillo" come favoriti. Cevoli riavrà Salandria, forse anche Doumbia. L'assetto dipenderà dalla condizione generale della squadra: se non si hanno le gambe per correre 90 minuti come dannati, meglio rimanere guardinghi. I punti, alla fine, piacciono più del bel gioco.