Reggina: non lo diranno mai, ma vogliono vincere

taibicevolidi Paolo Ficara - Attenti a quei due. Sia Massimo Taibi che Roberto Cevoli hanno mantenuto un profilo umile ma non troppo, diciamo da sognatori col cuore caldo e la mano fredda. Specie il direttore, ha preferito non riempire la testa a nessuno con facili proclami, nel momento in cui si sta aprendo la campagna abbonamenti. La Reggina vuol parlare con i fatti. Il tecnico ha mostrato voglia di vincere anche nel Renate, dove non glielo chiedeva nessuno, e con arguzia ha specificato che la salvezza non è un obiettivo.

Negli ultimi 10 anni, i tifosi della Reggina hanno visto gli altri vincere e festeggiare, conoscendo l'onta di due retrocessioni ed un fallimento. Si viene da due campionati consecutivi a salvarsi, in una dimensione che credevamo non ci appartenesse più. Stagioni di basso profilo in C che diventano tre di fila, unendo quella del 2014/15 culminata col playout vinto a Messina. E meno male che quel 30 maggio, nonostante ciò che ha preceduto quel giorno e, ovviamente, le conseguenze scaturite dopo, si è consumata una grande gioia.

Non ne possiamo più. La Reggina, assieme alla città, ha necessità di rialzare la testa.

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Dopo il Crotone in Serie A, il ritorno del Cosenza in B e l'essere stati sopravanzati persino dal Rende, è obbligatoria una reazione che non faccia assistere inermi, c'è da supporre, ad un campionato di vertice anche a Catanzaro. Taibi e Cevoli hanno capito che la gente non vuole reagire a parole, ma con i fatti. Per i prossimi due mesi, i fatti saranno rappresentati solo dal calciomercato.

Fin qui, gli unici over 30 accostati alla Reggina sono stati Rolando Bianchi e Ferdinando Sforzini. Questo ci fa intendere che non sussistono le risorse per allestire una squadra esperta, ma lo sapevamo già. Allo stesso modo, Taibi sa che per ben figurare è necessario avere qualcosa in più degli altri. Motivo per cui si è rivolto a Cevoli, al quale tutti riconoscono una notevole preparazione: si punterà sull'organizzazione di gioco, in un campionato (e in un girone) dove di trame se ne vedono poche.

Se, da un lato, in organico non troveremo molti elementi abituati a vincere, tra scrivania e panchina disponiamo di due big. Da calciatori, di promozioni ne hanno ottenute eccome. Conoscono la piazza. Cevoli conosce un po' meglio la categoria. Taibi ha un valido braccio destro, come il talent scout Mercurio. Vogliono vincere, ma non lo diranno mai. Nemmeno se la classifica inizierà a sorridere da subito. Scanzonati ma seri allo stesso tempo. Seguiamoli, chissà dove ci porteranno.