Reggina, Praticò: "Spareggio con la Virescit e promozione in A giunti per casualità"

praticodemetrioOspite di "Oltre il 90°", programma condotto da Roberto Foti sulla web tv Immedia Live, il presidente Mimmo Praticò ha concesso qualche rivelazione su vari argomenti relativi alla Reggina: "Il sistema non può reggere. Uno dei contratti da poco firmati, ci viene a costare 15.000 euro solo di tasse. Lo stadio va rivisto, passando da 24.000 a 15.000 posti. Può diventare di proprietà, nel momento in cui c'è qualcuno interessato. Serve qualche intenditore del settore, cui affidare l'impianto. Non mi sarebbe dispiaciuto chiamarlo 'Stadio Hitachi', ma non ho ricevuto risposte".

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Capitolo calciomercato: "Bianchimano è un calciatore della Reggina fino al 30 giugno 2019. Resta, a meno che non arrivino proposte importanti. Ci sono tante richieste, ma non concretizzate. De Vito è un calciatore che apprezzo molto, anche per le qualità umane. So che verrebbe a piedi, ma serve la disponibilità di un altro calciatore per uno scambio. Castiglia? Le cose sono fatte quando si firma in tre, sono ottimista".

Annosa la questione di capitano e vicecapitano: "La proposta che mi è stata fatta ad ottobre 2016, per i rinnovi di De Francesco e Porcino, mi era sembrata prematura. Nel gennaio successivo, abbiamo espresso la volontà di prolungare, ma non è stata esaudita. Con entrambi c'è un rapporto di cordialità e rispetto. Nel mese di luglio abbiamo sollecitato un rinnovo, venendo sempre rimandati per motivi vari. A novembre abbiamo contattato il loro procuratore, a fine dicembre abbiamo saputo che non intendevano firmare. Ho letto sui giornali che per contattare il calciatore di una squadra, chi ne detiene il cartellino deve ricevere una lettera: a noi non è arrivato niente".

A distanza di mesi, viene ancora posta la domanda circa l'interruzione del rapporto col dg Gabriele Martino: "La città sa i motivi, non voglio dirli pubblicamente. Se parlassi con le carte in mano, farei un danno ai miei calciatori. Gli altri si inventerebbero le loro verità, ma il giocatore si romperebbe. Non sono mai stato chiamato da nessuno di quelli che stanno sputando veleno su questa società, per un confronto pubblico. Non si può sostenere di possedere la verità, senza un confronto con la società. Divento un buon incassatore. A fine campionato, ci è stata fatta una proposta che la società non poteva affrontare. La società ha valutato a fondo. Il progetto era bellissimo, per l'amor di Dio. Ma se hai 50 euro in tasca, non puoi comprarti un paio di scarpe che costano 100. Quest'anno dovevamo allestire una squadra che avesse, come primo obiettivo, la salvezza".

Disarmante la risposta alle dichiarazioni di Mauro Nucaro, presidente del Corigliano, che ha dichiarato pubblicamente il proprio interesse ad entrare in società a Reggio: "Ho letto da qualche parte che questo signore, tramite una radio (Radio Reggio Più, ndr), ha detto che è interessato alla Reggina. Ad oggi, non ho ricevuto nessuna telefonata e nessuna richiesta. Se si è informato sui conti della Reggina? Come spesso mi definiscono, sono un venditore di mutande..."

Le considerazioni su alcuni risultati storici raggiunti dalla Reggina Calcio, conferma che le assurdità sparate nei mesi scorsi erano frutto di convinzioni e non delle bucce di banana: "La Reggina è arrivata allo spareggio con la Virescit per un fatto casuale. E quando è andata in Serie A, non ha preparato la squadra in tal senso. Con le corazzate non sono stati raccolti risultati. Oggi, per qualcuno, è importante stabilire che la società ha sbagliato se cambia cinque calciatori. Nel '98 invece no. Le persone che gestiscono questa società si stanno facendo trattare come delle bestie, solo per non rompere il giocattolo".