Reggina, Savoldi: "La sensazione è che la squadra abbia smarrito la guida"

savoldiSul campo o ai microfoni, rimane un bomber. Gianluca Savoldi, opinionista di Sportitalia e tecnico delle giovanili della Pro Sesto, ha seguito in diretta da casa la pesantissima sconfitta patita dalla Reggina contro la Sicula Leonzio. La sua lettura della situazione, espressa ai microfoni di Radio Reggio Più nella trasmissione "C Basta", va a toccare più punti.

Lo 0-3 di domenica sera al 'Granillo', giunto dopo il rinnovo contrattuale di Maurizi, non lascia grosso spazio alle interpretazioni: "Le sconfitte sono figlie di più fattori. Guardando il campo, sembra che i problemi non siano solo puramente tecnici. La squadra di ieri sera è senza né capo né coda, lunga e con poche idee – ha avvertito Savoldi - Con una maggiore determinazione, si possono mascherare dei difetti di fabbrica che c'erano anche prima. La sensazione è che la squadra abbia smarrito la guida".

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A giugno, l'ex attaccante della Reggina non era stato tenero, circa l'approdo di Basile e Maurizi: "Forse oggi è più facile leggere certe mie dichiarazioni di giugno, per capire che tipo di segnali stavo dando. I momenti critici arrivano per tutti, nessuno può andare al top tutto l'anno. Bisogna avere persone con spalle larghe, per sopportare le pressioni e non perdere la bussola – ha dichiarato Savoldi a Radio Reggio Più - Purtroppo, alla prima batosta sonora, si è persa serenità. La scorsa settimana ci voleva un altro tipo di gestione: mi è sembrato folle che fossero tutti ai microfoni, sarebbe stato meglio chiudersi in un silenzio tombale. Si è parlato più nella settimana scorsa che nell'ultimo mese".

Savoldi vede Maurizi troppo al centro della situazione: "Dovrebbe esserci una figura di mezzo, capace di deresponsabilizzare l'allenatore ed il gruppo, prendendo per le orecchie i giocatori quando serve. Non può fare tutto l'allenatore. I calciatori devono vedere, sopra di lui, qualcuno che non verrà esonerato per qualche sconfitta. Una figura del genere è rappresentata da un direttore. Il presidente non può e non deve fare questo".