Reggina, sei ancora da playoff? Contro l'Akragas per andare a +15

maurizipanchinadi Paolo Ficara - Cercasi tensione pre-partita. Quando si va in casa dell'ultima in classifica, l'errore madornale da evitare è quello di sentirsi più forti. Per la Reggina si tratta di un problema atavico, che si trascina fin dai primi anni di Serie A (ricordate i pareggi in casa di Piacenza o Ancona?), e che spesso ha fatto smarrire per strada preziosi punti-salvezza. L'Akragas viene da sette sconfitte consecutive, è ultimo staccato ed è tutt'oggi in attesa di un cambio al timone societario. Sbagliare l'approccio mentale sarebbe delittuoso.

La squadra gioca e si allena senza alcun tipo di pressione. Sicuramente non dall'esterno, considerando le rispettabili scelte della tifoseria organizzata per quanto riguarda l'incitamento allo stadio, e soprassedendo sulle mattinate in cui non si arriva a cinque unità come curiosi presenti al Sant'Agata. Dall'interno, l'unico che sembra lottare contro il torpore è mister Maurizi.

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Se c'è chi pensa di aver già ottemperato al proprio dovere, dimostrando la propria bravura nei primi tre mesi di campionato, si sbaglia di grosso. I conti si fanno alla fine, e a quelle critiche ingiustificate e preventive dell'estate, fa adesso da contraltare l'apatia autunnale figlia (anche) dell'assenza di obiettivi ambiziosi. Troppo presto per sentirsi arrivati. Troppo presto per ragionare in maniera individuale, anziché di collettivo. Troppo presto per pensare di cambiare aria, quando alla riapertura del mercato mancano ancora cinque gare.

Al ritorno dal match che verrà disputato a Siracusa (vista l'indisponibilità dello stadio 'Esseneto' di Agrigento), ci si siederà finalmente a tavolino con gli agenti di De Francesco e Porcino, per formulare la prima vera proposta di rinnovo. Difficilmente si arriverà alla fumata bianca, più per le possibilità economiche che per la tempistica. A zero sono arrivati, se a zero se ne andranno non sarà così grave. Svenderli a gennaio avrebbe poco senso, considerando che andrebbero poi sostituiti. Trovare un partner (Crotone?) che, in una maniera o nell'altra, riconosca una sorta di bonus alla Reggina prima di prelevarli, è al momento la soluzione più conveniente.

Intanto bisogna guardare la classifica e notare che il Rende, senza chissà quale squadrone, è immediatamente alle spalle delle battistrada. Un dato che riteniamo più che sufficiente per coltivare qualche rimpianto sui due punti "conquistati" dalla Reggina nelle ultime quattro partite. Catanzaro e Cosenza stanno risalendo posizioni, d'altronde vantano organici di tutto rispetto. Battere l'Akragas significherebbe andare a +15 sull'ultima posizione, mettendosi al riparo da un eventuale playout contro i girgentini. Ma fino a tre settimane fa, parlavamo di playoff...

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