Reggina: quelle critiche di buon auspicio ed il complesso di Elettra applicato al giornalismo

maurizipraticobasiledi Paolo Ficara - Il nuovo Crotone. Qualche settimana fa, prima ancora dell'ingaggio di Basile e Maurizi, abbiamo anticipato la filosofia che la Reggina avrebbe portato avanti in vista del campionato di Serie C 2017/18. La politica dei prestiti con valorizzazione da club di Serie A è l'unica possibile , per una società messa economicamente quasi ko dagli scialacqui colpevolmente avallati nella precedente stagione. Il budget per il monte ingaggi, se non è inferiore a quello del Reggio Calabria piazzatosi quarto in Serie D, poco ci manca. Questo la dice lunga circa le difficoltà in cui è costretto a muoversi l'attuale responsabile del mercato.

In attesa degli annunci sui primi acquisti (Cucchietti, Auriletto, Gatti, Vasco, Di Livio e Tulissi), non potendo conoscere a menadito le doti tecniche di questo manipolo di under 21, ci limitiamo a constatare come i discorsi intavolati con Roma, Torino ed Atalanta (tutti anticipati dal Dispaccio) abbiano condotto a delle fumate bianche. Di sicuro sarebbe stato meglio prendere, ad esempio, gente come De Santis dal club capitolino: ma in presenza di offerte dalla Serie B, c'è poca resistenza da opporre. È nostro dovere spronare la dirigenza a piazzare, senza fretta, quei quattro o cinque innesti di esperienza fondamentali per avere delle guide in campo. Ma lo sanno già.

Giudicheremo l'operato di Salvatore Basile a campagna acquisti conclusa, per il momento è naturale che ci sia curiosità a volte mista a diffidenza, che però sarebbe meglio non sfociasse in prevenzione. Possiamo però sorridere, ripensando al passato. La presenza di un signore come Riccardo Bigon, seppur non primo protagonista del calciomercato, è coincisa con i migliori risultati raggiunti dalla Reggina nella sua storia. Eppure c'è chi ha cercato di metterlo in cattiva luce fin dal primo giorno: il suo addio (altra coincidenza) ha segnato l'inizio di una arrestabile parabola discendente, mentre i secondi e terzi posti collezionati subito dopo col Napoli si commentano da soli. Strano, davvero molto strano che quasi nessuno abbia mosso critiche verso chi si è presentato con la coppia di cannonieri Sy-Zizzari per puntare al ritorno in A; o verso chi è riuscito a preferire, in un'unica campagna acquisti, Pagano a Sestu (svincolato nonostante il potenziale e l'impossibilità dell'Avellino a riscattarne la comproprietà); Buscè a Rispoli (di cui non vi rammentiamo la carriera successiva, per pigrizia); Rizzato a Mesbah, che da lì a tre anni avrebbe indossato una maglia con strisce rossonere... con tutto il rispetto per Rizzato. Insomma, i mugugni preventivi nei confronti di Basile potrebbero portare fortuna.

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Le tanto care difficoltà oggettive hanno sicuramente causato l'addio a Botta, nonostante l'intenzione da parte di Basile di trattenere almeno uno tra lui e Bangu. Per il resto, c'è da capire per quanto tempo verrà attesa la decisione di Ricci nonché quella di Piscitella. Questi i colpi che la dirigenza avrebbe voluto piazzare in questi giorni, non andati in porto ma ancora non del tutto tramontati. Le richieste partite per giovani come De Santis, Ferrari o Zappa, era naturale che non ricevessero risposta positiva. Per il resto, le trattative mai esistite non possono sicuramente concludersi. Qualche volta capita che alcune di queste abbiano vita solo sui giornali. A noi sarà successo un centinaio di volte, di dare credito a dei rumors di mercato in realtà inconsistenti. Spacciare una propria cantonata per chissà quale Waterloo del calciomercato amaranto, significa andare ben oltre il concetto di disinformazione. È come se qui scrivessimo di una trattativa per portare Chiellini alla Reggina, prendendocela poi con Praticò e Basile se il colpo non viene messo a segno.

Viceversa: se la Reggina impone alla E-max il vincolo di riservatezza, cosa sta a significare circa l'esistenza di una trattativa per l'ingresso in società? Ci attendiamo la più arguta delle risposte da chi ritiene di saperne perennemente più degli altri, coltivando la tenue speranza che la voglia di informare correttamente i tifosi sia superiore ad ogni strana forma del complesso di Elettra.

L'ultimo pensiero lo dedichiamo a chi, ormai senza arte ma restio a farsi da parte, sta adescando calciatori di proprietà della Reggina. Inviti finanche sulla costa jonica, per dispensare consigli "paterni" specie in materia contrattuale. D'altronde, doveva iniziare a muoversi dopo i playoff. E meno male che il vero nemico della Reggina era il Dispaccio...

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