Reggina, Martino sempre più da solo. Poltrona di ds ad un grande ex?

martinofalcomatapraticodi Paolo Ficara - Quando proprietario e dipendente vanno in contrasto, in un'azienda, solitamente a fare un passo indietro è il dipendente. Il presidente Praticò starà offrendo in queste ore un ripasso sui ruoli, ad un Gabriele Martino sempre più isolato ed impotente pur nelle funzioni di direttore generale della Reggina. È giusto che i due (anzi, i tre, comprendendo l'amministratore delegato Pratico jr) abbiano un chiarimento lontano da ogni spettacolarizzazione mediatica. Ma è fuor di dubbio che la proprietà, stavolta, voglia intervenire direttamente sulle scelte. Sia per la prima squadra che in ambito di settore giovanile. E sarebbe pure ora.

Non si tratta di una questione legata agli obiettivi, dunque. È necessaria una condivisione delle scelte fin qui mancata, basti pensare che il nome dell'allenatore Karel Zeman, lo scorso luglio quando ancora bisognava acquisire il nome Reggina, venne celato fino al giorno dell'annuncio anche alla proprietà. Le divergenze sono totali, i dissapori vanno avanti da diverse settimane. Le dichiarazioni a mezzo stampa post-salvezza, in cui Praticò e Martino sembrano parlare lingue diverse, hanno incrinato ancor di più i rapporti. L'epilogo è abbastanza scontato.

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Mimmo e Giuseppe Praticò, come emerso sulle nostre colonne nelle ultime ore, hanno avuto modo di confrontarsi con almeno un paio di direttori sportivi. Sarebbero affascinati da una figura giovane, che oltre capacità e competenza porterebbe anche entusiasmo. Un identikit che non corrisponde al profilo di Alfio Pelliccioni: "mi piacerebbe provare la mia prima esperienza al sud", ha dichiarato al Dispaccio l'ex dirigente di Portogruaro e Mantova, alla nostra domanda sui contatti con la Reggina. Una risposta sibillina, che però dovrebbe trovare un significato in un prossimo matrimonio tra Pelliccioni ed il Monopoli, rimasto orfano di Massimo Mariotto.

Naturale che viga ancora il massimo riserbo sui principali obiettivi per la carica di direttore sportivo, ma ci stiamo creando l'idea che possa trattarsi di qualche ex calciatore amaranto, protagonista di traguardi importanti raggiunti in riva allo Stretto.

Dopo due anni con Martino a gestire la baracca, la Reggina deve fare i conti anche con le casse esangui. Il dato aggiornato al 24 marzo parla di 317.000 euro versati su un capitale totale decretato e sottoscritto a 630.000 euro. I soci hanno 60 giorni di tempo, a partire dallo scorso 30 aprile, per ottemperare. Probabilmente lo faranno, specie se verrà loro garantita una gestione meno allegra in vista della stagione 2017/18.