Reggina, Martino: "Serie B in due anni, ma servono obiettivi chiari". Praticò: "Lavorare ogni giorno è programmazione"

logo1914Due personaggi diversi, due interventi di tono diverso. Presidente e direttore generale della Reggina sono stati ospiti rispettivamente di Esperia Tv e Reggio Tv, all'indomani della chiusura del campionato in Lega Pro. C'è stato modo per entrambi di rispondere a questioni legate all'immediato futuro, ossia la programmazione per torneo successivo dopo la salvezza raggiunta con un turno d'anticipo.

Iniziamo dall'intervento più articolato, ossia quello del dg Martino sull'emittente reggina: "La squadra ha raggiunto in anticipo l'obiettivo prefissato in estate dalla società. Una salvezza che vale tanto, sapevamo che non era facile. Varrà di più se da questo campionato si potrà trarre linfa per dare ulteriori soddisfazioni al pubblico. L'obiettivo è la Serie B in due anni, ma serve programmazione. Il mercato? Ci si potrà muovere nel momento in cui hai chiari gli obiettivi da raggiungere ed il budget per gli investimenti. L'idea è partire da chi ha dimostrato qualità in questo gruppo. Alcuni vanno in scadenza di contratto. Prima si cominciano le consultazioni, meglio è. Ai calciatori, più che un contratto va presentato un progetto. Porcino? Dipende dalla reciproca volontà. Cercheremo di non disperdere i punti di forza".

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Martino si è soffermato anche sul cambio di modulo da parte di Karel Zeman, poi gli è stato chiesto un giudizio sul presidente: "Ho avuto un anno di continuo confronto con Zeman, come è stato coi tecnici precedenti. Ciò non significa prevaricare, come qualcuno vorrebbe far credere. Ha capito che forse era il caso di rivedere qualche idea, ma ci ha lavorato prima di perdere col Lecce in casa. Ma Gabriele Martino non è mai stato solo e soltanto un direttore da scrivania - ha affermato il direttore generale amaranto a ReggioTv - Praticò tosto, si impegna tantissimo. È un presidente tifoso. Alcune volte dà qualcosa in più, altre volte commette qualche errore come ogni essere umano. Siamo partiti dalla Lega Nazionale Dilettanti. Voglio tornare a vedere lo stadio pieno di entusiasmo, in una categoria più confacente al passato. Questo credo sia un obiettivo comune col presidente".

Al di là dell'ulteriore alimentazione di polemiche sterili, il massimo dirigente ha anch'egli risposto al collega Paolo Amedeo di Esperia Tv circa la programmazione a corto raggio: "Le critiche che mi hanno fatto più male sono quelle alla persona. Ho un percorso lavorativo quarantennale, oggi mi vedete ben vestito ma ho fatto sacrifici infiniti, guidando camion con indosso un maglione. Spesso mi dicono che devo farmele scivolare addosso, ma io ho dignità. Purtroppo a Reggio alcuni non hanno capito cosa siano cultura e progresso - insiste Praticò - Possono anche dirmi che ho sbagliato a scegliere l'allenatore o il direttore, ma le critiche alla persona sono inaccettabili. I programmi futuri? È tempo di continuare a lavorare come ogni giorno, questa è già programmazione. Le porte della società sono aperte a gente di elevata qualità morale. Mi auguro un futuro in continuità con quanto realizzato negli ultimi mesi. Gli ultimi anni sono stati i più negativi per il calcio reggino, dopo i grandi risultati raggiunti nel recente passato. Ad un certo punto della nostra vita, c'è chi ritiene di aver capito tutto del mondo".