Reggina, ad Andria per la matematica. Difficile rimandare Leonetti in panchina...

classifica36di Paolo Ficara - Armonia ritrovata. La Reggina ha ricomposto definitivamente il rapporto col proprio pubblico, con gli applausi delle ultime tre gare interne capaci di far dimenticare le opache prestazioni precedenti. È la maniera migliore per concludere una stagione che potrebbe emettere il verdetto matematico con un turno d'anticipo. Se domenica prossima si vincerà sul campo della Fidelis Andria, non ci sarà bisogno di guardare ai risultati delle dirette concorrenti.

SPUMANTE IN FRIGO - Anche un punto consentirebbe di brindare alla permanenza in Lega Pro, se in concomitanza si verificasse il pareggio o la sconfitta dell'Akragas all'Esseneto contro la Juve Stabia. In caso di vittoria dei girgentini, un'eventuale stop del Monopoli a Matera sortirebbe lo stesso responso aritmetico. Ricordiamo infatti che per l'ultimo turno di campionato è in programma Monopoli-Akragas. Il tutto, senza poter conoscere al momento i reali punti del Messina, in attesa di giudizio di primo grado per non aver corrisposto le mensilità di novembre e dicembre entro le scadenze federali. La classifica testimonia l'importanza vitale di aver colto quattro vittorie nelle ultime cinque gare: basti immaginare un solo risultato diverso contro Melfi, Taranto, Catanzaro e Francavilla, tutte partite vinte col minimo scarto, per capire in che misura la Reggina sarebbe stata inguaiata fino all'ultimo. Probabilmente, il campionato si è deciso sulla traversa colpita da Esposito nel derby calabrese.

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RESTA CON NOI - Ottimo controllo palla, freddezza e precisione con entrambi i piedi, buoni movimenti in verticale, dribbling e velocità. Vito Leonetti possiede tutte le caratteristiche della seconda punta, e le ha messe in mostra nell'occasione più importante. La presenza di Bianchimano sta rendendo più facile il compito a qualsiasi partner d'attacco, ma l'ex Lumezzane sta unendo cattiveria e determinazione ad interessantissimi mezzi tecnici. Consideriamo che per un paio di stagioni, in Serie B, il titolare in quel ruolo è stato Campagnacci, elemento più di lotta che di governo. Per il presente, sarà difficile per Zeman confinarlo nuovamente in panchina. Per il futuro, sarà importante convincere il Lumezzane a trasformare il prestito in cessione definitiva, per un 23enne che vuole rimanere al sud e si trova nel momento giusto della carriera per un progresso caratteriale.

FRANCAVILLA, PRESENTE E FUTURO ASSICURATI - Va comunque sottolineato come la difesa del Francavilla non abbia certamente vissuto la sua giornata più felice. I pugliesi rientrano tra le tante compagini che hanno tirato il freno a mano, in un campionato in cui i playoff interessano a pochi. I demeriti altrui incidono, per fortuna. Infatti la Reggina continua ad affidarsi ai soliti lanci lunghi, l'abilità di Bianchimano nel trasformarsi in un involucro quando c'è da proteggere palla è coincisa con la scarsa aggressività di Abruzzese e De Toma. C'è stato comunque modo di ammirare una squadra che gioca a memoria. Il Francavilla è una realtà che va presa come esempio di gestione sia sportiva che finanziaria. Il ds Trinchera non si vergogna ad affermare di aver acquistato il francese Nzola su consiglio di un procuratore: lo ha visionato tramite internet prima di invitarlo in Puglia, e probabilmente verrà ripagato con un'offerta della Fiorentina per questo classe '96. In riva allo Stretto, sia nell'agosto che nel gennaio scorsi, sono stati proposti vari stranieri: uno è arrivato al Sant'Agata senza poi essere degnato di uno sguardo, tutti gli altri non si conoscevano minimamente e si è preferito continuare a non crearsi una cultura. Il campo dice che la Reggina si sta salvando senza nessun talento ingaggiato direttamente dall'estero (fa eccezione Kosnic, che però conosceva già bene la Lega Pro), tra l'altro con l'ottimo apporto di De Vito e Leonetti presi nel mercato invernale. Le casse societarie però gridano 2 milioni e mezzo alla voce uscite, a gennaio il presidente Praticò ha giustamente declinato un paio di offerte non congrue per De Francesco e Porcino, e nel settore giovanile non si intravedono nuovi Campolo, Di Sole o Tedesco capaci di garantire l'autosostentamento con una munifica cessione.

MAGLIONE CHIACCHIERONE – Dopo il successo per 1-0 sul Taranto, Francesco Maglione (vicepresidente del Melfi) si è lasciato andare ad alcune pesanti esternazioni, circa imminenti penalizzazioni (oltre quella per il Messina) che avrebbero sconvolto l'attuale classifica. La Lega Pro lo ha immediatamente rintuzzato (si tratta pur sempre di un consigliere per il gruppo C), ribadendo come non esistano altri deferimenti in arrivo, mentre quelli già in essere passeranno a giudizio entro il termine della stagione. Intanto il campionato ha emesso il primo importante verdetto: Foggia promosso in B con due turni d'anticipo, una volta tanto vince la squadra che gioca meglio.

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