La Reggina si difende in casa contro l'ultima in classifica: 0-0 con la Vibonese

logo1914di Paolo Ficara - Al buio contro l'ultima della classe, in tutti i sensi. La Reggina fa 0-0 al 'Granillo' contro la Vibonese, in una partita che sarà ricordata più per i problemi all'impianto di illuminazione (con tanto di sospensione per 10 minuti nel primo tempo) che per i contenuti tecnici. Con il Melfi che sbanca Francavilla e mette il fiato sul collo, gli amaranto rischiano la debacle contro i più aggressivi avversari. Chi si deve mordere le mani per la mancata vittoria è sicuramente Campilongo.

TRIDENTE POCO OFFENSIVO - Confermato il ritorno al 4-3-3 per Karel Zeman, ma il rimescolamento di formazione alla fine non rende così offensiva la Reggina. Anzi. Cucinotti bloccato a destra ha solo l'effetto di evitare guai sui cross di Franchino destinati al secondo palo. Il tridente composto da Leonetti, Coralli e Porcino, all'inizio è costretto a ripiegare costantemente nella propria metà campo. Campilongo mantiene il 3-5-2, sostituisce gli squalificati Silvestri e Viola con Moi e Favasuli, e manda in campo una formazione capace quantomeno di prendere l'iniziativa.

PARTITA A SCACCHI – L'argentino Bubas ha un paio di palloni sul destro, ma una volta si fa murare e la seconda manda fuori. La Reggina soffre in ogni zona del campo, quando si alza in pressing concede praterie in mezzo, quindi Zeman cambia assetto già al 20': 5-3-2 con Possenti centrale sinistro, Cucinotti sempre più largo a destra, Porcino sul lato opposto e Leonetti a girare attorno a Coralli. Campilongo confida nella duttilità dei propri uomini, in particolare di Minarini che arretra in fase di non possesso, ma si propone sul secondo palo quasi da attaccante aggiunto sui cross da destra.

POCA LUCE DOPO IL BUIO – Già durante il riscaldamento si era verificato qualche problema all'impianto di illuminazione. I riflettori si spengono completamente al 24', ripartono a distanza di una decina di minuti ma l'arbitro aveva fatto rientrare le squadre negli spogliatoi. Al ritorno in campo, per la Vibonese è come se si fosse spezzato il ritmo. La Reggina prova a prendere fiducia, come al solito è Coralli a prendersi la responsabilità di finalizzare uno dei rari palloni giunti dalle sue parti: un bel destro sibila vicino all'incrocio dei pali.

SARANITI CROCE E DELIZIA – All'intervallo, De Vito rileva Possenti. Anziché rendere più offensiva la squadra, al cospetto del fanalino di coda, Zeman pensa soprattutto a sistemare giocatori di ruolo al posto degli adattati. È così anche al 61', quando Maesano rileva Cucinotti. Cambi scolastici anche per Campilongo, ma Saraniti scuote un secondo tempo fin lì sonnacchioso: al primo pallone toccato, il centravanti scuote la traversa con un destro dalla distanza. Il veleno rischia di essere nella coda del match, e quando il veloce Sowe innesca un contropiede quattro contro due si teme il peggio: palla a Saraniti, che solo davanti a Sala non angola il tiro. Dopo la parata a terra del portiere, sul capovolgimento di fronte De Francesco lancia per Leonetti, ormai terzo attaccante assieme a Coralli ed al fresco Bianchimano (in luogo di Bangu), ma l'impatto col pallone alto non è dei migliori. La gara di fatto finisce al momento dell'infortunio occorso a Saraniti, che lascia il terreno di gioco dopo circa 25 minuti in cui ha rischiato di decidere il "derbyno".

DA GRANDE VORREI FARE... - Se una squadra che fuori casa le busca da tutti (a proposito: il Matera ha ripreso il proprio "ruolino" perdendo ad Agrigento), poi tra le mura amiche si mette sulla difensiva al cospetto dell'ultima in classifica, è legittimo porre una domanda che ci ricorda i tempi della scuola elementare. Cosa si vuol fare da grandi? C'era chi rispondeva l'astronauta, chi il notaio, chi il calciatore. Da Karel Zeman, ci aspettavamo che volesse emulare il calcio spettacolo del padre. Se questa è ancora la risposta giusta, il tecnico dovrà dimostrarlo domenica prossima a Siracusa, ammesso che gliene sarà concessa la possibilità. Perché se la situazione fosse in mano ad una dirigenza pienamente consapevole circa ciò che vuole fare da grande con la Reggina, l'allenatore sarebbe stato cambiato da un pezzo. E non solo l'allenatore.

REGGINA – VIBONESE 0-0

REGGINA (5-3-2): Sala; Cucinotti (61' Maesano), Gianola, Kosnic, Possenti (46' De Vito), Porcino; De Francesco, Botta, Bangu (76' Bianchimano); Coralli, Leonetti. A disposizione: Licastro, Carpentieri, Knudsen, Tripicchio, Lo, Cane, Romanò, Mazzone, Tommasone. Allenatore: K. Zeman.
VIBONESE (3-5-2): Russo; Franchino, Moi, Manzo; Legras, Yabrè (51' Torelli), Favasuli, Giuffrida, Minarini; Bubas (61' Saraniti, 85' Piroska), Sowe. A disposizione: Mengoni, Sicignano, Scapellato, Tindo, Lettieri, Di Curzio, Usai. Allenatore: Campilongo.

Arbitro: Piscopo di Imperia
Ammoniti: Gianola, Manzo, Leonetti, Bianchimano, Coralli, Sowe
Note: gara sospesa dal 24' al 34' per un guasto ai riflettori