Lecce batte Coralli 1-2: Reggina in costante difficoltà, adesso è terzultimo posto

corallidi Paolo Ficara - Ricordate la Reggina che all'andata aveva fatto bella figura a Lecce, giocando palla a terra e perdendo immeritatamente? Se la risposta è sì, avete ottima memoria. La squadra di Karel Zeman non ne è più nemmeno la brutta copia, e davanti alla capolista stavolta mostra solo imbarazzi. Il risultato finale 1-2, è bugiardo anche stavolta: per lunghi tratti è sembrato di assistere ad un torello, con Coralli implacabile nel capitalizzare (al 28') l'unico degli innumerevoli lanci arrivati dalle sue parti. La prodezza del capitano è valsa solo il momentaneo pareggio, con gli ospiti che hanno tirato poco, sono andati in gol con Marconi (21') e Doumbia (47'), ma hanno nascosto il pallone per tutto il match soffrendo il pressing solo a metà del primo tempo.

FUORI BANGU – Nonostante abbia scontato le quattro giornate di squalifica, il congolese non rientra nei piani iniziali di uno Zeman evidentemente contento di quanto visto in sua assenza. C'è però la prima presenza al Granillo da titolare per Maesano, utile a comporre un 4-5-1 con la rinuncia iniziale a Leonetti. Padalino lascia fuori il cannoniere Caturano (16 reti), preferendo la maggior fisicità di Marconi.

NON SOLO FISICO – Sul piano tecnico, l'attaccante scuola Atalanta non fa assolutamente rimpiangere il goleador finito in panchina. Dopo un buon anticipo di Gianola su cross basso di Ciancio, Marconi riesce a sbloccare il match al 21': il Lecce fa ripartire la manovra con pochi tocchi, tutti precisi, ed il centravanti si coordina quasi da Ravagnese per un destro che picchia sulla traversa e si infila in rete. Poche le colpe di portiere e difensori in questi casi, semplicemente impensabile un gol del genere specie a livello di Lega Pro.

--banner--

UN TIRO, UN GOL – La prodezza balistica dà un senso a quello che fin lì era stato un intenso possesso palla, ma con zero conclusioni verso la porta di Sala. Per fare almeno il solletico alla granitica coppia Cosenza-Giosa, serve tutto l'impegno di Ciccio Coralli. Il capitano fa a sportellate con entrambi, e su un batti e ribatti sfodera un gol da opportunista di alto livello: al 28' Cosenza resta avanti dopo averlo anticipato di testa, ma la palla ritorna verso l'area ed il capitano la doma prima di freddare Perucchini col sinistro. Rimarrà l'ultimo vero tiro della Reggina, che ci aveva provato poco prima con De Francesco.

FASCE SFASCIATE – Sugli esterni il Lecce prova ad imprimere le accelerazioni decisive. Doumbia si accentra e serve Costa Ferreira, la cui percussione viene murata davanti a Sala. Pacilli e Doumbia danno sempre l'impressione di poter mettere in difficoltà i diretti marcatori, anche quando arrivano i raddoppi. Il gol dell'1-2 ne è lo specchio: al 2' della ripresa Pacilli si porta la palla sul sinistro senza ostacolo, e dalla destra fa partire un cross su cui Doumbia va più in alto di Cane e buca Sala. Lecce ancora pericolo con Giosa, di testa su corner, e soprattutto con Pacilli, il cui sinistro dalla distanza impegna severamente Sala.

CAPITANO MAI DOMO – Nonostante un "frontale" con Giosa, Coralli si rialza e continua a dare battaglia quasi da solo, assistito dal solito Porcino. Quando il capitano prova a girarsi in area piccola, finisce giù e l'unico provvedimento che ottiene è un giallo per proteste. Episodio molto dubbio, un eventuale rigore più che un premio per la Reggina sarebbe stata una punizione per un Lecce che si è accontentato della vittoria di misura, perdendo più tempo possibile sulle sostituzioni e con Perucchini che più volte ha ritardato i rinvii oltre la regolarità. Gli amaranto non hanno praticamente mai tirato nella ripresa, si sono spesso affidati ai lanci lunghi e non sono riusciti a proporre alcunché in fase offensiva. Peccato perché Coralli appare in stato di grazia, ogni pallone che tocca è gol, ma evidentemente attorno a lui (con Porcino dolorante ma positivo anche oggi) c'è poco. Una vittoria avrebbe rappresentato la svolta. Il ko proietta la Reggina al terzultimo posto, scavalcata dal Catanzaro che ha battuto l'Akragas.

REGGINA - LECCE  1-2

REGGINA (4-5-1): Sala; Cane, Gianola, Kosnic, Possenti (87' Silenzi); Maesano (62' Leonetti), Knudsen (62' Bangu), Botta, De Francesco, Porcino; Coralli. A disposizione: Licastro, Carpentieri, Cucinotti, Romanò, Lancia, Tommasone, Mazzone, De Vito. Allenatore: K. Zeman.

LECCE (4-3-3): Perucchini; Ciancio, Cosenza, Giosa, Agostinone; Costa Ferreira, Arrigoni, Mancosu; Pacilli (77' Lepore), Marconi (62' Caturano), Doumbia (87' Maimone). A disposizione: Bleve, Chironi, Vitofrancesco, Torromino, Tsonev, Monaco, Muci, Fiordilino. Allenatore: Padalino.

Reti: 21' Marconi, 28' Coralli, 47' Doumbia

Arbitro: Massimi di Termoli

Ammoniti: Coralli, Costa Ferreira