Zanin: "Dalla Reggina mi sarei aspettato di più. Mariotto lusso per la categoria"

zanin500di Paolo Ficara - Percorso a due tappe. Diego Zanin è stato prima attaccante della Reggina ai tempi di Nevio Scala, poi allenatore diverso tempo dopo. Nel primo semestre del 2014, promosso dalla formazione Primavera, ha provato assieme a Franco Gagliardi ad evitare una tragica retrocessione in Lega Pro. È stato dunque, l'allenatore degli amaranto allo scoccare del centenario. Al pari del proprio direttore sportivo Massimo Mariotto, sabato mister Zanin affronterà la Reggina per la prima volta da avversario col suo Monopoli.

"Sensazioni particolari. Venire al 'Granillo' con un'altra casacca mi farà sembrare tutto strano – rivela Zanin al Dispaccio - Durerà un attimo, poi dovrò pensare al mio Monopoli. Veniamo da un periodo in cui abbiamo avuto defezioni importanti. Il difensore Bacchetti lo abbiamo avuto solo nelle prime giornate, quando eravamo la miglior difesa. La rosa non era lunghissima, abbiamo adattato le nostre caratteristiche all'avversario. Stiamo andando bene in trasferta, un po' meno in casa. Siamo pur sempre 7 punti sopra la zona playout. Abbiamo attirato le attenzioni di club di A e B, dando via qualche giocatore. Questi erano gli obiettivi prefissati".

L'innesto invernale più importante è Nadarevic, già protagonista in B nel Varese: "Lo stiamo aspettando, così come Genchi che è recuperato. Davanti abbiamo sofferto nell'ultimo mese. Montini ha saltato la partita con la Casertana. Sto recuperando anche Nadarevic, ci darà una mano".

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Zanin teme il ruolino di marcia interno della Reggina: "Ha fatto sempre bene in casa. Mi aspetto una Reggina vogliosa, giocherà per vincere con la propria identità. Cerca le verticalizzazioni per mettere in difficoltà gli avversari. Squadra dinamica con delle qualità, ma anche qualche difettuccio. Sfrutteremo ciò che ci potranno concedere".

Chiediamo a Zanin se, tornando a quell'ultimo campionato di B con la Reggina, c'è qualcosa che farebbe diversamente: "C'era uno stato morale molto euforico all'inizio, dovevamo mantenerlo. La prima battuta d'arresto, poi la seconda, da lì il gap molto alto ci ha infilato nell'imbuto delle negatività. Dovevamo continuare con la positività del primo mese, la Reggina poteva salvarsi. I giovani lanciati nelle ultime giornate? Salandria l'ho incontrato qualche settimana fa, Coppolaro ero andato a trovarlo a Udine".

Inevitabile chiedere qualcosa sull'attuale Reggina: "Praticò è una persona fantastica – afferma subito Diego Zanin – Ci siamo conosciuti nel 1988, quando venni come calciatore. Faceva parte della dirigenza, conservo un ottimo ricordo. Anche Martino partecipava, pur non essendo ancora il direttore sportivo. Ho sempre un ottimo rapporto con le persone di Reggio".

Al fischio finale di Monopoli-Reggina 2-2, nella gara d'andata, forse non ci sarebbe attesi di vedere i pugliesi sempre davanti agli amaranto in campionato: "Quella era la terza partita in una settimana, le squadre erano abbastanza stanche e si era all'inizio, quando i valori non erano delineati. La mia squadra stava prendendo solidità, con delle frecce importanti da scoccare e la consapevolezza di non poter sbagliare niente. La squadra non ha molta esperienza della categoria, dovevamo trovare continuità ed abbiamo fatto un periodo strepitoso. La Reggina mi aveva fatto una buona impressione all'andata, con giovani di caratura: mi sarei aspettato un buon campionato. Il girone di ritorno è tutto diverso, si ricomincia e non ci sono partite facili".

Mariotto ha affermato di voler lavorare, un giorno, per la Reggina. E Zanin? "Mariotto è un direttore di qualità. È il primo anno che ci lavoro, ma ci conosciamo da parecchio. È un lusso per questa categoria. La piazza di Reggio può tornare ai fasti di un tempo con gente competente ed all'altezza. Non so cosa succederà, posso solo dire che è un ds di spessore. Se lo seguirei a Reggio? Mi ha voluto qui a tutti i costi, ben vengano gli apprezzamenti per un allenatore da figure come la sua".

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