Reggina: ennesimo compleanno alla ricerca della normalità

regginagagliardettodi Paolo Ficara - E sono 103. Aumenta l'anzianità di "servizio" della Reggina nel mondo del calcio, ed è sempre più distante quell'11 gennaio 1914. Una data da cui ebbe inizio un sentimento, mai sopito nemmeno dopo le insopportabili vicende degli ultimi anni. L'abbraccio tra la città di Reggio Calabria e la propria squadra diventa sempre più stretto. A volte così stretto da togliere il respiro, mettiamola così.

Da diverso tempo il compleanno della Reggina non arriva in un momento normale, in cui ci sia realmente qualcosa da festeggiare di pari passo con l'attività sportiva. E non ci riferiamo alla categoria. Di sicuro, quello di oggi può essere considerato meno triste rispetto ad altri vissuti di recente. Un anno fa si era in piena crisi d'identità. Adesso si può brindare ad un vessillo ritrovato. Seppur in affitto annuale.

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Non è questo il giorno, non è questo il momento per analizzare i risultati attuali. È però tempo di riflettere su alcuni aspetti. Magari per sfatare qualche luogo comune. Qualche falsa credenza. Passano gli anni, cambiano le dirigenze ma ormai siamo convinti di una cosa: non è vero che dall'interno si riesca meglio ad inquadrare le situazioni.

Le componenti all'interno della Reggina e deputate a compiere delle scelte, ossia proprietà, direzione e guida tecnica, sono attanagliate quotidianamente da mille problemi o impellenze. Devono sforzarsi di far andare tutti d'accordo. Raramente ci riescono. La scarsa lucidità nel valutare le situazioni è una logica conseguenza. La presunzione nel continuare a battere strade senza uscita non è la soluzione. A chi legge lasciamo la libertà di riferire questi concetti alla precedente società, a quella attuale o ad entrambe.

La sensazione è che, da troppo tempo, la Reggina per noi sia come quel parente fumatore incallito, cui consigliamo (chi a volte, chi più spesso) di smettere o almeno di ridurre la quantità di sigarette. Magari passando per rompiscatole, ma mai aspettandoci che questi preferisca prendere per buoni i consigli del tabaccaio.

Tornando all'affitto annuale: nel momento in cui uscirà il bando per l'assegnazione definitiva di tutti i beni appartenenti alla fallita Reggina Calcio, compreso il nome, non ci si potrà far trovare impreparati. È chiaro che non verrà promulgato a giugno, ma molto prima. Non con cifre da locazione. Nelle ultime ore, un incontro tra il sindaco Giuseppe Falcomatà e Fabrizio Condemi, che condivide con Massimo Giordano la curatela fallimentare, è stato utile per gettare le basi di accoglienza per il prossimo acquirente. Un acquirente che dovrà per forza essere l'attuale Urbs Reggina 1914.

Gli auguri di buon compleanno li rivolgiamo all'unica e sola componente che deterrà per sempre l'identità: la tifoseria, sempre più attenta alle vicende calcistiche e societarie, oltre che capace di prendere iniziative anche in termini di associazionismo. Se mai in Italia si seguirà un giorno il modello spagnolo, con i tifosi che diventano soci a tutti gli effetti del club, Reggio Calabria sarà sicuramente in prima fila.

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