La Reggina si scioglie, il Messina risorge: 2-0 nel Derby dello Stretto

logo1914di Paolo Ficara - Derby in bianco. La Reggina si scioglie con più facilità, rispetto al nevischio caduto sulle due sponde dello Stretto anche a gara in corso. All'andata il Messina si era divorato il possibile vantaggio, ne aveva presi due per poi finire in dieci uomini. Al ritorno il copione si ripete a parti invertite, ed allo stadio 'Franco Scoglio' gli amaranto soccombono per 2-0: al 73' Bruno sugli sviluppi di una palla inattiva, all'82' Milinkovic in contropiede, stendono una Reggina tornata bruscamente in versione autunnale. Con Bangu che completa la frittata, facendosi espellere.

4-3-3 A CONFRONTO - Su un terreno di gioco al di sotto della decenza, Karel Zeman conferma l'undici iniziale della vittoriosa gara col Fondi. Solo panchina per Bianchimano, autore del gol decisivo una settimana fa. Modulo 4-3-3 anche per Cristiano Lucarelli, che schiera l'ex amaranto Nardini in posizione di interno destro. Niente spazio per Aaron Akrapovic, prodotto del Sant'Agata.

POTEVA ANDARE MEGLIO - La prima occasionissima è di marca amaranto. Al 18' un traversone di Possenti viene sfiorato da Bangu, con Tripicchio forse preso in controtempo dall'impercettibile deviazione: il numero 11 riesce solo a toccare all'indietro nonostante sia tutto solo, e Porcino viene penalizzato dalle condizioni del campo nel tentare l'impatto col destro. La Reggina finisce di fatto qui.

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POTEVA ANDARE PEGGIO - I guantoni di Andrea Sala si dimostrano caldi, esattamente come nel derby d'andata. Ottime le respinte sul destro dalla distanza di Pozzebon, e su quello ravvicinato di Madonia. Siamo alla mezz'ora quando il centravanti peloritano riesce a prendere ancora la mira dal limite, stavolta in posizione più accentrata: l'estremo difensore è abile nel deviare il tiro nonostante un rimbalzo beffardo, poi il palo gli è amico fraterno. È l'occasione che legittima il predominio messinese nel primo tempo, ma che non torna utile per schiodare lo 0-0.

ANCHE I MIGLIORI SBAGLIANO – Ad inizio ripresa sembra di rivedere una combinazione dei bei tempi tra Coralli e Bangu, ma quest'ultimo spara fuori da buona posizione e con Tripicchio tutto solo in mezzo. È solo una fiammata. Il confronto tra due squadre mediocri viene sbloccato dopo due cambi tattici: Lucarelli toglie Madonia ed avanza Mancini quasi in posizione di trequartista, Zeman passa al 4-4-2 con Bianchimano al posto di Tripicchio. Ma non c'è molto tempo per sistemarsi in campo: al 73' Mancini manda in area una punizione, Sala lascia pericolosamente i pali con tanti compagni davanti, una carambola tra Maccarrone e Kosnic finisce nella disponibilità di Bruno che scavalca di prima intenzione il portiere rimasto a metà del guado. Fino a quel momento, Sala poteva di gran lunga definirsi il migliore in campo. Esultanza smodata da parte di Ciccone, espulso dalla panchina del Messina.

AMARANTO SGRETOLATI - Vantaggio comunque legittimo per i peloritani, capaci di chiuderla in contropiede. Un lungo lancio di Grifoni premia la cavalcata di Milinkovic all'82', Possenti arranca mentre il serbo è ormai davanti a Sala ed opera un eccellente scavetto. Il raddoppio stende definitivamente la Reggina, ma c'è ancora spazio per una traversa scheggiata da Pozzebon e per uno scontro tra De Vito e Bangu, con quest'ultimo che merita il cartellino rosso.

ENNESIMO AVVERSARIO RESUSCITATO - Il pareggio interno del Catanzaro e le sconfitte patite ds Melfi e Vibonese, consentono alla Reggina di tenersi alle spalle queste tre formazioni in classifica. Il guaio è però aver risollevato un diretto avversario come il Messina, sia in termini di classifica che di morale. Ora ci saranno tre settimane di sosta col calciomercato aperto, logico attendersi dei cambi radicali ed anche qualche cessione che rimpolpi le casse societarie.

MESSINA – REGGINA 2-0

MESSINA (4-3-3): Berardi; Grifoni, Rea (46' Maccarrone), Bruno, De Vito; Nardini, Mancini, Foresta (81' Palumbo); Milinkovic, Pozzebon, Madonia (68' Musacci). Allenatore: Lucarelli.
REGGINA (4-3-3): Sala; Cane, Gianola, Kosnic, Possenti; Bangu, Botta, De Francesco (80' Romanò); Tripicchio (69' Bianchimano), Coralli (89' Silenzi), Porcino. Allenatore: K. Zeman.

Reti: 73' Bruno, 82' Milinkovic

Arbitro: Guccini di Albano Laziale
Ammoniti: Rea, Botta, Maccarrone, Mancini
Espulso: 75' Ciccone (dalla panchina), 84' Bangu