Guerra (Radio Selene): "Andria squadra tignosa, il Barletta di Martino era senza progettualità"

lucaguerradi Paolo Ficara - Viaggio nel calcio pugliese, tra presente e passato. Assieme a Luca Guerra, giornalista di Radio Selene e collaboratore di Repubblica, il Dispaccio ha provato a capirne qualcosa in più sulla Fidelis Andria, prossimo avversario della Reggina al 'Granillo'. Oltre che del match di sabato, si è parlato anche di una realtà che ha visto protagonista Gabriele Martino nel recente passato: il Barletta, ormai sparito dalla Lega Pro e ripartito dall'Eccellenza.

"La Fidelis Andria è in serie utile da 9 partite, in pratica da due mesi – esordisce Guerra al Dispaccio – In un girone come quello meridionale, dove in tanti dispongono di buone individualità, questa si può definire squadra. Ha invertito marcia con il cambio di modulo: era partita con una difesa a quattro, adesso applica il 3-5-2 con squadra molto corta e punte che si sfiancano nel pressing. Non ha grandi valori tecnici, ma è tignosa e vanta un'ottima condizione fisica. Conosce i propri limiti ed è brava a non farli capire all'avversario".

Qualche calciatore interessante è però presente: "Ho una predilezione per Onescu, capace di svolgere più ruoli. Sa fare la mezzala, l'ala ed il terzino. Grande potenza fisica, potrebbe avere mercato in Serie B. Cianci è un buon talento, molto potente fisicamente. È già nell'orbita del Sassuolo. Va sgrezzato, cade troppo spesso in fuorigioco. Anche Cruz, seconda punta atipica, attraversa un buon momento. Mentre in difesa va segnalato Tartaglia, terzino molto atletico, bravo di testa e con una buona falcata. In più c'è Berardino, brevilineo che subentra spesso dalla panchina".

--banner--

Con il collega Luca Guerra si passa poi ad un commento sull'operato di Gabriele Martino a Barletta, nelle vesti di ds e poi di dg tra 2013 e 2014: "Esperienza double face. È arrivato in un momento molto complicato, con una squadra giovane che si doveva risollevare. L'organico comunque era stato ben allestito da Pavone, basti pensare a tutti quei calciatori che oggi troviamo in Serie B: Liverani, Dezi, La Mantia. Qualità ce n'era, forse non tutti erano pronti a lottare per la salvezza. Martino ha avuto la bravura di prendere Camilleri, che ha dato una mano a livello caratteriale, e di affidarsi ad un tecnico come Nevio Orlandi: senza esprimere un calcio spettacolare, ha capito i limiti della squadra. Il secondo anno è da bocciare, come ha sentenziato il campo. Stagione senza retrocessioni, squadra partita per entrare nelle prime nove a detta del presidente e del direttore. In realtà ha smesso di regalare emozioni ad ottobre. Dopo un mese di campionato non c'erano più prospettive, nonostante a gennaio vennero presi dei giocatori interessanti. Quel Barletta era senz'anima e senza progettualità, l'unico merito consiste nella valorizzazione di Guglielmi. Voto 7 per i primi mesi. Voto 4,5 per la seconda parte, terminata col sollevamento dall'incarico dopo la sconfitta contro il Benevento".

Nel breve volgere di un anno, il Barletta è stato strangolato dalle problematiche economiche: "Con l'arrivo in società di Giuseppe Perpignano, per il Barletta è stato l'inizio della fine. Già a dicembre del 2014, il Barletta era una società sull'orlo del fallimento. Adesso la squadra è in Eccellenza. Ci fu l'affissione di alcuni cartelli che incitavano al sollevamento dell'incarico verso il direttore. Il rapporto con la piazza è stato contrastante, sin dai primi mesi della stagione 2013/14. Un affetto nato per la salvezza della stagione precedente – spiega il giornalista Luca Guerra - Martino non ha saputo tesaurizzare la fiducia ottenuta per quell'insperata salvezza. La contestazione fu abbastanza violenta, all'indomani di quel Barletta-Benevento. Circa 100 tifosi si presentarono alla ripresa degli allenamenti chiedendo le dimissioni di Martino e Orlandi. Alla fine, ci fu il sollevamento dall'incarico".

Infine, chiediamo a Luca Guerra che partita ci dobbiamo aspettare tra Reggina e Fidelis Andria: "Saranno entrambe preoccupate di fare risultato. Non tanto per la classifica, in casa Andria: si tratta proprio di un atteggiamento ben preciso, con la squadra che carbura nei secondi tempi. Non ho mai visto la Reggina dal vivo, sembra un po' fragile sul piano psicologico. I pugliesi arrivano con la mente sgombra, pur trattandosi di una piazza esigente".

Leggi anche:

Reggina, contropiede di Martino: chiesto il rinnovo per Zeman http://ildispaccio.it/calcio/84-quadrante-amaranto/129605-reggina-contropiede-di-martino-chiesto-il-rinnovo-per-zeman

Reggina: arrivato in città il difensore Nahuel Vazquez http://ildispaccio.it/calcio/84-quadrante-amaranto/129589-reggina-arrivato-in-citta-il-difensore-nahuel-vazquez

Tedesco al Dispaccio: "Reggina, non capisco il crollo esagerato. Immeritati gli ultimi pareggi" http://ildispaccio.it/calcio/84-quadrante-amaranto/129508-tedesco-al-dispaccio-reggina-non-capisco-il-crollo-esagerato-immeritati-gli-ultimi-pareggi