Reggina, atmosfera natalizia: il Foggia regala un punto, 1-1

TRIPIPORCINOdi Paolo Ficara - La proprietà transitiva non funziona. Il Foggia ha perso l'unica gara di campionato contro la Juve Stabia, proprio l'ultima squadra a cadere al cospetto della Reggina. Ma se gli amaranto aspettavano i Satanelli per interrompere il digiuno, sperando di ribaltare il pronostico, possono solo leccarsi le ferite. Anzi, c'è da ringraziare l'inconcludenza degli avversari per l'1-1 finale: l'acuto di Sicurella (sinistro non irresistibile) al 17' è stato pareggiato da un autogol di Angelo nel recupero del primo tempo. Di tiri nello specchio difeso da Guarna, non ne sono mai arrivati.

4-3-3 A CONFRONTO, O FORSE NO – Il modulo di Karel Zeman somiglia sempre più ad un 4-5-1. Chissà se glielo farà notare anche l'illustre padre Zdenek, che a Foggia ha scritto pagine di storia ed ha presenziato al match in tribuna. Di Botta già si sapeva, ma a centrocampo si registra anche la rinuncia iniziale a De Francesco. Coralli stringe i denti, ma getta la spugna alla mezz'ora. Costante possesso palla da parte della squadra di Stroppa, che però spesso varca il confine tra sicurezza e presunzione: schierati in attacco gli ex Maza e Sarno, con quest'ultimo che funge da finto centravanti. Ma il più pericoloso del tridente è Chiricò.

A SENSO UNICO – Monologo del Foggia per tutta la partita, in termini di possesso palla ma anche di occasioni. In termini di prestazione è peggio che rivedere Reggina-Matera, la differenza sta nel continuo specchiarsi dell'avversario. Al 17' è Sicurella, forse il meno tecnico dalla cintola in su, a decidere di effettuare un passaggio in meno: sinistro beffardo dal limite dell'area, Sala non ci arriva. Una volta passati in vantaggio, i pugliesi continuano a macinare gioco come se nulla fosse, ma danno l'impressione di voler entrare in porta col pallone.

ECCESSI DI CONFIDENZA – I grandi palleggiatori a disposizione di Stroppa, esagerano nel voler farsi beffe del pressing amaranto. Bangu sembra un vampiro quando si avvicina a Vacca e lo azzanna appena può. Il morso giusto arriva nel recupero del primo tempo, quando il congolese riesce ad innescare Porcino sulla corsa: Angelo lo anticipa, ma il tocco va sul palo interno e finisce in porta.

SANTA TRAVERSA - Pareggio improvviso quello della Reggina, che comunque nell'ultimo quarto d'ora della prima frazione aveva provato ad uscire la testa dal guscio. Forse la squadra si è sentita maggiormente responsabilizzata dopo l'infortunio muscolare occorso a Coralli, costretto già al 31' a fare spazio a Bianchimano. L'ariete prova a dimenarsi ad inizio ripresa, ma è una lotta contro i mulini a vento. Quattro occasioni in serie per il Foggia, a metà della ripresa. La più clamorosa è quella di Chiricò, che ne salta due rientrando da destra verso il centro, ma col mancino centra la traversa. Bravo Sala poco dopo in uscita sullo stesso fantasista. Poi Martinelli di testa e soprattutto Riverola tutto solo in area, mancano l'appuntamento col gol.

CHI SI RIVEDE: MAZZONE - Nella metà campo pugliese non c'è traccia della Reggina, nonostante l'ingresso di De Francesco porti parecchia verve in più. Va bene difendersi contro una delle migliori squadre del torneo, ma stasera il pugile è stato costantemente alle corde. Il cartone in faccia non arriva, e da salvare c'è solo il punto (autentico regalo prenatalizio del Foggia) e l'esordio di Mazzone, subentrato a Tripicchio nelle battute finali. Gli amaranto (sempre terzultimi) vanno a +4 sull'ultimo posto, quello della retrocessione diretta. Si torna in campo martedì alle 14:30 a Francavilla. E dopo due sole vittorie in sedici gare, è ora di dare una sterzata. A fine partita, Zdenek Zeman si è intrattenuto per qualche istante coi giornalisti: "Per chi ho tifato? C'è mio figlio, è normale che tengo per lui. Bisogna soffrire per tutto il campionato, Reggina e Foggia sono squadre di due dimensioni diverse. Ci vuole la materia prima".

REGGINA - FOGGIA   1-1

Reti: 17' Sicurella, 45'+1' aut. Angelo

REGGINA (4-5-1): Sala; Cane, Gianola, Kosnic, Possenti; Tripicchio (81' Mazzone), Knudsen, Romanò (66' De Francesco), Bangu, Porcino; Coralli (31' Bianchimano). A disposizione: Licastro, Maesano, Baccillieri, Carpentieri, Lo, Cucinotti, Tommasone, Silenzi, Lancia. Allenatore: K. Zeman.

FOGGIA (4-3-3): Guarna; Angelo, Martinelli, Coletti, Rubin; Sicurella (76' Riverola), Vacca, Agnelli; Chiricò (79' Letizia), Sarno, Maza. A disposizione: Tucci, Quinto, Dinielli, Sanchez, Russo, Pertosa. Allenatore: Stroppa.

Arbitro: Pagliardini di Arezzo

Ammoniti: Vacca, Cane.