Reggina, Martino: "I calciatori sono già amici. Dateci una struttura"

martinoexcelsiordi Paolo Ficara - Il giorno dopo. A dire il vero, l'incontro tenuto oggi dal dg Gabriele Martino con I giornalisti al seguito della Reggina, era stato ideato ben prima del derby col Messina. Il successo maturato al "Granillo" rende ancor più dolce l'appuntamento tenutosi presso l'hotel Excelsiore, in cui il direttore amaranto ha toccato varie tematiche.

Innanzitutto, le linee programmatiche: "Questo incontro nasce un minuto dopo la chiusura della campagna trasferimenti. Zeman era stato scelto per un obiettivo ben chiaro, al di lá della categoria. Si è scelto un calcio che appassionasse la gente, rendendola contenta di assistere alle partite - sottolinea Martino - La squadra, con grande senso di responsabilità, si è messa a disposizione senza sapere la categoria. La società, lavorando 19 ore al giorno, ha fatto più del massimo per essere ammessa in Lega Pro. Conoscete quelli che sono stati gli impegni economici, non avete potuto vedere l'impegno fisico. Dal 13 agosto 2015 non ci si è fermati un attimo. Il calcio era morto a Reggio Calabria, dodici mesi fa".

Il direttore generale ha poi fatto il punto circa le operazioni svolte sul mercato: "Il 4 agosto viene sancito il ripescaggio della Reggina tra i campionati professionistici. Dal 7 agosto si è operato per mettere in piedi un organico in linea con le possibilità della società. Si è cercato un mix tra freschezza ed esperienza, in grado di esprimere un calcio propositivo e capace di mantenere la categoria. L'onestà nei comportamenti ci ha sempre accompagnato. Il bene della Reggina è stato sempre anteposto. Abbiamo girato l'Italia in lungo ed in largo, i giocatori non li prendiamo per telefono. Le difficoltà c'erano, ma abbiamo trovato aperte tante porte. Alcuni acquisti provengono da squadre importanti della Serie A. Non era facile, all'indomani di un fallimento, ripresentarsi con l'amore che noi reggini pensiamo di avere. Ringrazio tutte le società che ci hanno dato fiducia, a partire dall'Inter con la quale abbiamo fatto più operazioni. Dopo un anno di grande sofferenza, la Reggina è tornata ad essere ascoltata dagli stessi interlocutori del passato".

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"Abbiamo rivolto da subito l'occhio ai ragazzi arrivati a Reggio, anche se non mi sento pienamente soddisfatto da questi due mesi. Calciatori con un curriculum superiore alla Lega Pro, o altri che non erano mai stati al sud, hanno risposto con grande professionalità - ha proseguito il dg Martino - I più esperti hanno subito toccato con mano l'entusiasmo, i più giovani credono che Reggio sia un laboratorio. In pochissimo tempo è diventata una squadra di amici, tutti corrono e rincorrono. Li vedo anche fuori dal campo di allenamento".

La soddisfazione per il derby vinto e l'organizzazione dell'area scouting tra gli altri argomenti del giorno: "Ringrazio tutti coloro che hanno risposto all'atto d'amore del presidente. Chi ha assistito alla partita di ieri, sarà stato indotto dall'avversario e dalla curiosità di scoprire la squadra. Vedere la gente uscire soddisfatta dallo stadio, è stata la vittoria più importante. Il campionato è lunghissimo, bisognerà lavorare con maggior impegno. Abbiamo già scelto tre professionisti per l'area scouting. Uno è Francesco Marino, ex attaccante amaranto poi passato da Udinese e Brescia. Quando è stato interpellato, ha risposto da reggino. Si è già sobbarcato trasferte per visionare gli avversari. Nel settore giovanile ci avvaliamo di Ascrizzi e Posillipo. Pur essendo poco appariscente, si tratta di un settore vitale per il futuro di questa società. Sulle operazioni in uscita qualcuno ha provato a polemizzare, ma noi non rispondiamo. Le cessioni di Carrozza e Villa consentono qualche affanno in meno alla società".

Gabriele Martino pone poi l'accento sulle strutture e sul rapporto tra la Reggina e la città, in particolare coi mass-media: "Il direttore aveva voglia di gridare al mondo che la Reggina va rispettata - afferma, rifeendosi alla situazione dell'impiantistica - Passare da un campo all'altro non è facile, abbiamo già giocato tre trasferte ed i giocatori vanno tutelati. È bene che tutti si schierino a favore di questa società. Vorremmo allenarci seriamente. Nessuno dei ragazzi gioca per soldi. I risultati di questa squadra non dipendono da un cultore del lavoro come Zeman, ma da tutti. Dipende da quanto sarete bravi a stare vicini alla squadra. La Reggina dovete tutelarla anche voi della stampa, incoraggiando la società. Più si va avanti e più difficoltà incontriamo, serve l'impegno di tutti. Anche noi siamo esseri umani, vorremmo sentire l'incoraggiamento. Avete un potere forte, c'è chi lo esercita in maniera negativa. Basta poco per incoraggiare, basta poco per mandare in difficoltà. Mi piacerebbe che diventaste amici della squadra. Per crescere abbiamo bisogno dell'esperienza, tutti devono capire che la squadra è un patrimonio della città. Sono convinto che, a medio-lungo termine, rivivremo i tempi belli. Sentitevi reggini quando scrivete, paladini quando intervistate, estimatori di Zeman anche quando si perderà. Per ultimo ringrazio due consiglieri d'amministrazione della Reggina, soddisfatti per lo spettacolo offerto. Gente che non appare, ci inorgoglisce che abbiano vissuto una bella giornata. Praticò ha il torto di essere un presidente vecchio stampo, se gli state vicino riuscirà a fare qualcosa. Le strutture sono fondamentali. Al Sant'Agata ci lavoro dal 1986, quando non esisteva nemmeno la c di centro sportivo: è stato fondamentale per l'evoluzione della città, spero ci venga riconsegnato nel rispetto delle regole".