Reggina: finchè la barca va, lasciala andare...

praticoripescaggioreggina 500di Paolo Ficara - Un trionfo. A dieci giorni dall'avvenuto ripescaggio della Reggina in Lega Pro, le riflessioni amare della passata stagione rappresentano solo un ricordo. La linea tenuta dal giudice Giuseppe Campagna, relativamente alla sentenza di fallimento emessa dal Tribunale nei confronti della Reggina Calcio, è passata in toto: fitto dell'intera azienda e ritorno nel calcio professionistico. I curatori Fabrizio Condemi e Massimo Giordano si sono dimostrati professionali ed appassionati, specie nel tessere la tela con la Federcalcio.

--banner--

Mimmo Praticò e soci hanno fatto il resto, mettendosi al comando di un impeto popolare che stava spingendo verso il ritorno della Reggina assieme al suo blasone e ai propri simboli storici. Ciò che per mesi era stato bollato come il capriccio di qualche esaltato (con tanto di "interpretazioni" su regole federali e/o fantasie su chissà quale mole debitoria da coprire), ha finito per essere il traino di una scia di entusiasmo che va sfruttata con saggezza, evitando dunque di ripetere gli errori del recente passato.

CAMPAGNA ABBONAMENTI – Su un paio di punti non si può sicuramente discutere: la società ha messo il "grano" utile sia per superare le altre offerte giunte alla curatela fallimentare per i beni immateriali, sia per coprire i balzelli legati al ripescaggio in Lega Pro. Fatti così evidenti ed inoppugnabili, da non rendere necessario alcun appello alla tifoseria per invogliare ad abbonarsi. C'è entusiasmo, c'è fiducia, parecchia gente si avvicinerà in maniera spontanea. "Finché la barca va, lasciala andare", cantava Orietta Berti. Il vento è a favore e la corrente pure, raramente si è registrata una quasi totale assenza di polemiche come in queste settimane: non c'è bisogno di mettersi a remare, in vista di una campagna abbonamenti che partirà il 17 agosto.

CONDUZIONE DEL CALCIOMERCATO – Avevamo smarrito la Reggina. Ritrovarla, per giunta in Lega Pro, è già di per sé un valido motivo per riaccogliere il proprio congiunto tra le mura domestiche dopo un anno di grave malattia, circondandolo di attenzioni e perdonandogli qualche "carenza". L'attuale sessione di calciomercato sarebbe una pacchia per qualsiasi direttore sportivo: niente ansia per piazzare esuberi dall'ingaggio pesante (problema che era diventato atavico negli ultimi anni di B), ampia possibilità di scelta in un mercato che ormai offre diversi svincolati di qualità, zero pressioni da una tifoseria soddisfatta per la restituzione di nome, blasone e categoria. Le risorse messe a disposizione dalla società sono in linea con almeno la metà degli altri club di Lega Pro. Di sicuro non ci si può permettere di acquistare cartellini. L'arma dei prestiti con valorizzazione (tutti calciatori che "si pagano da soli", tra contributi di Lega e "aiuti" dei club d'appartenenza) è stata già ampiamente sfruttata, poi chiaramente andrà verificata sul campo la qualità e la personalità dei più giovani.

COMPLETAMENTO DELL'ORGANICO – I movimenti effettuati in entrata sono già parecchi, anche se non tutti ufficiali. Gente come Kosnic, Porcino e De Francesco è già rodata in categoria, molta curiosità per vedere all'opera Tripicchio al suo primo vero e proprio campionato tra i professionisti. Il dg Martino starebbe cercando un terzino destro, almeno un paio di centrocampisti (di cui uno di costruzione), un'ala ed una punta centrale per il 4-3-3. È stata fatta incetta di calciatori sotto i 24 anni, ora vanno azzeccati almeno un paio di rinforzi d'esperienza. In uscita Castaldi, D'Ambrosio, De Marco e Maesano.