Reggina: il 30 aprile di Lucarelli, Tedesco e Vigiani

lucarellidi Paolo Ficara - Un tatuaggio sull'anima. Questo rappresenta Reggina-Messina 3-0 sia per chi l'ha vissuta sugli spalti, sia soprattutto per chi l'ha giocata in campo. A dieci anni da quel 30 aprile 2006, giornata indelebile nella storia ultracentenaria del calcio a Reggio Calabria, il Dispaccio è andato ad ascoltare i ricordi di altri tre protagonisti dell'epoca, tutti pilastri nello scacchiere orchestrato da Walter Mazzarri.

Alessandro LUCARELLI: "Sono dei ricordi incredibili. Tra Reggio e Messina c'è un'enorme rivalità calcistica, vincere quel derby e mandare i cugini in Serie B è stata la soddisfazione più grande che potessero ottenere. Non posso dimenticare quando, a pochi minuti dalla fine, venne srotolato questo striscione con una B gigante ad immortalare il momento. Fu bellissimo anche nell'annata seguente, con la nostra rimonta: diciamo che in quegli anni lì, con i derby ci siamo divertiti".

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Giacomo TEDESCO: "Per i tifosi, il derby è la partita più bella in assoluto. Stravincere e far retrocedere i rivali è l'apoteosi. Quell'anno ricordo che era la partita decisiva, sia per noi che per loro. Abbiamo regalato una gioia immensa. Lo spettacolo sugli spalti è tra le cose più belle, in quegli anni si respirava un entusiasmo esagerato. Ci sono riuscito anche da allenatore, emozioni fantastiche anche l'anno scorso. Grazie ai miei ragazzi che ci hanno creduto, nonostante un'annata senza fine. Motivandoli, siamo riusciti a modificare in positivo la stagione".

Luca VIGIANI: "Un potpourri di emozioni, di partecipazione positiva. Una squadra che ha trascinato una città, una città che ha trascinato una squadra. C'era totale unità di intenti tra società, calciatori ed ambiente. Il risultato ti dà più gusto, quando all'inizio appare di una difficoltà enorme. In campo ricordo grossa concentrazione e determinazione da parte nostra, ma non tensione. E poi sugli spalti fu una meraviglia, durante la gara abbiamo avvertito una spinta incredibile. È stata una partita da cui prendere spunto ogni volta che, in futuro, siamo andati ad affrontarne altre molto importanti".

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