Reggina, lavori al Sant'Agata ratificati nel 2015. Si attendono gli atti del gip

santagatachiusodi Paolo Ficara - Passaggi propedeutici. La Reggina dovrà seguire un iter, nella speranza di sbloccare per tempo la situazione relativa al centro sportivo Sant'Agata, attualmente sotto sequestro preventivo disposto dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria. Sarebbe stato trovato l'indispensabile documento attestante l'esecuzione di un lavoro che declassificherebbe il livello di rischio idrogeologico da R4 a R2.

I lavori effettuati dal Comune all'interno del centro sportivo, come si evincerebbe da tale documento, si sarebbero conclusi nel settembre 2014 per poi essere burocraticamente ratificati nel maggio 2015. Sarebbero "soltanto" dieci i mesi di ritardo nella trasmissione della suddetta documentazione all'Autorità di Bacino della Regione Calabria.

La Reggina non potrà muoversi in via ufficiale e scritta prima del pronunciamento del gip circa il sequestro preventivo del Sant'Agata, atteso entro la prossima settimana. Nel momento in cui gli avvocati Carlo Morace e Giuseppe Panuccio avranno ricevuto l'atto del giudice, si potrà decidere la strada da intraprendere per il dissequestro: probabile che ci si rivolga al Tribunale delle Libertà.

Al momento, la vicenda Sant'Agata non ha creato ripercussioni per la partnership con la Juventus. È altresì evidente come sia fondamentale ottenere il dissequestro della struttura per far passare il concordato, entro il prossimo 25 maggio. Sulla tempistica c'è ancora un grosso punto interrogativo.