Crotone, vedi Napoli e poi muori: pitagorici retrocessi in serie B

zenga crotone3Dura mezz'ora la suspence salvezza: Insigne regala due assist al bacio per Milik e Callejon, il Crotone alza bandiera bianca e precipita in serie B anche perche' la Spal e' gia' in vantaggio e non molla la presa. Tirano un sospiro di sollievo le altre pericolanti che comunque vincono tutte per 1-0: Udinese e Chievo vanno in vantaggio e poi controllano, il Cagliari si impone alla fine con l'Atalanta che si qualifica in Europa League ma dovra' cominciare a luglio dai preliminari. Il Milan infatti mette in cassaforte il quinto posto, si congeda col sorriso sulle labbra dal suo pubblico, portato per mano da Calhanoglu, e travolge 5-1 una Fiorentina in disarmo. In attesa del verdetto piu' atteso, il quarto posto Champions nella sfida Lazio-Inter, e di quello complementare del terzo posto che emergera' dall'altro posticipo Sassuolo-Roma, la serie A va in archivio emettendo i responsi previsti. Juve dominatrice, che alla lunga ha mandato in corto circuito il Napoli champagne di Sarri che, appena liberato della tensione, torna ai suoi livelli e saluta il suo pubblico festante, oltre ai partenti Reina e Maggio. Tutto facile per i partenopei che scoprono un Milik finalmente titolare, guarito e pronto a incidere piu' significativamente in futuro. Il Crotone di Zenga capisce subito che l'orgoglio e il cuore non possono bastare e, nonostante un finale di campionato garibaldino, tornano in serie B. Non si ripete il miracolo dell'anno scorso di Nicola, ma Zenga fa comunque un buon lavoro non potendo tamponare le falle create dalla gestione del suo predecessore. Il Napoli passeggia, domina poi nella ripresa controlla il ritorno dei calabresi che segnano alla fine un gran gol con l'ex romanista Tumminello e i tifosi ora aspettano una campagna acquisti significativa e il proseguimento del lavoro di Sarri.

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Napoli batte Crotone 2-1 (2-0). Napoli (4-3-3): Reina 6, Hysaj 6.5, Albiol 6.5, Koulibaly 6, Mario Rui 7, Allan 6.5 (32' st Rog sv), Jorginho 6.5, Zielinski 6.5, Callejon 6.5, Milik 6.5 (22' st Mertens 6), Insigne 7 (30' st Hamsik sv). (1 Rafael, 22 Sepe, 11 Maggio, 19 Milic, 62 Tonelli, 23 Ghoulam, 42 Diawara, 37 Ounas, 27 Machach.). All.: Sarri 6.5. Crotone (4-3-3): Cordaz 6.5, Faraoni 5, Ceccherini 5.5, Capuano 5, Martella 5, Rodhen 5.5 (1' st Stoian 5), Mandragora 5.5, Barberis 5.5, Trotta 5 (19' st Tumminello 6.5), Simy 5, Nalini 5 (13' st Ricci 5.5). (3 Festa, 31 Sampirisi, 93 Ajeti, 34 Simic, 20 Pavlovic, 13 Izco, 21 Zanellato, 89 Crociata, 19 Diaby). All.: Zenga 5. Arbitro: Banti di Livorno 6.5. Reti: nel pt 22' Milik, 32' Callejon; nel st 45' Tumminello. Angoli: 9-6 per il Crotone. Recupero: 0' e 3'. Var: 0. Spettatori: 50 mila. ***I GOL: - 22' pt: Insigne si libera sulla sinistra e serve con un traversone Milik liberatosi dalla parte opposta e lasciato troppo libero da Capuano. Il polacco colpisce di testa e manda il pallone a insaccarsi dalla parte opposta. - 32' pt: Insigne spostato a sinistra piazza un cross dalla parte opposta dove sul secondo palo irrompe Callejon che anticipa Martella e spinge il pallone in fondo alla rete. - 45' st: Martella da sinistra lamcia in diagonale Tumminello che dal limite dell'area di rigore fa partire un rasoterra che s'insacca alla destra di Reina.

"Dispiace che finisca così, con la retrocessione ma dobbiamo accettarlo, questo è lo sport. Ora però mi verrebbe da piangere". Lo ha detto con la voce rrotta dall'ezione Walter Zenga nel dopo partita di Napoli-Crotne, che ha segnato la discesa in serie B della squadra calabrese. "Dispiace per come abbiamo giocato - dice Zenga - nel girone di ritorno, facendo fermando Inter, Lazio, facendo gare importantissime. Certe cose quando vivi la città come me diventano complicato, forse sarebbe dvuto essere tutto più asettico". Zenga sottolinea che "se Udinese, Spal, Cagliari e Chievo - dice - hanno vinto due o tre partite di fila no ci possiamo fare niente, il nostro calendario era più difficile nel finale, ma sono state brave loro. Il futuro? Non lo so, ora sono morto".

A Crotone sono palpabili la tristezza e la delusione per la retrocessione in serie B della squadra di calcio cittadina dopo due anni consecutivi nel massimo campionato. Una delusione che risulta ancora più cocente se si considera che la squadra ha concluso la stagione con un punto in più in classifica (35) rispetto al campionato dello scorso anno Il momento di svolta dell'attuale stagione é arrivato nel dicembre scorso con le dimissioni dell'allenatore Davide Nicola, che era alla guida della squadra dal luglio del 2016. Dimissioni motivate da presunti dissidi con la dirigenza della società. L'arrivo di Walter Zenga alla guida della squadra era stato accolto positivamente dalla tifoseria, alimentando la speranza che si potesse ripetere il "miracolo" dello scorso anno. Non é stato così. E non lo é stato soprattutto per i passi falsi che il Crotone ha segnato soprattutto in occasione degli scontri diretti con le dirette avversarie nella lotta per non retrocedere. In questo senso sono state determinanti - con punti persi che alla fine si sono rivelati determinanti - le sconfitte, nel girone di ritorno, con la Spal in casa e col Chievo e col Benevento fuori casa. Ma a bruciare più di tutto é il pareggio interno col Cagliari per la rete annullata dall'arbitro Tagliavento a Ceccherini per un fuori fioco apparso ai più inesistente. La vittoria con i sardi, infatti, avrebbe dato al Crotone quei 2 punti che avrebbero permesso alla squadra di salvarsi. La delusione più forte, comunque, l'hanno vissuta i circa 500 tifosi al seguito della squadra a Napoli, che alla fine della partita hanno applaudito i giocatori e Zenga che sono andati a salutarli. Una sportività, quella dei sostenitori del Crotone, riconosciuta dagli stessi tifosi del Napoli, che li hanno applauditi a loro volta.